Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Worsley, Richard [Sammler] [Editor]
Museum Worsleyanum: or, a collection of antique basso-relievos, bustos, statues, and gems ; with views of places in the Levant ; taken on the spot in the years MDCCLXXXV. VI. and VII. (Band 1) — London, 1824

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5309#0180
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
ERCOLE ED ONFALE.

Ovidio nel secondo de' Fasti descrive Ercole, ed Onfale celebrando de' Baccanali.
Questo soggetto è scolpito nel bel cammeo alquanto frammentato, del quale osser-
viamo il disegno. Sono ambedue gli amanti tratti su d'un carro da' cavalli ; il fau-
netto, che accompagna il carro, mostra che Ercole inebbriato colla sua bella, tornano
da un Baccanale. L' espressione del lavoro è singolare.

LE TRE GRAZIE.

Il soggetto, il lavoro, la conservazione, cospirano a render prezioso questo egregio
c ammeo. Non considerandolo che per la parte erudita, osservo che 1' ultima delle
Grazie, a man destra, ha un pileo in capo simile a quel di Vulcano. Perchè dunque
non sarà Aglaja, la più giovine delle Grazie, secondo Esiodo, e sposa appunto di Vul-
cano stesso ? Furnuto ci avverte che questa, e non altra, è la Grazia che fa belle, e
piacevoli le opere delle arti. Questa è dunque la Grazia, che mesceva i colori ad
Apelle, che reggeva a Prassitele lo scalpello.

Agostini ha dato nelle sue Gemme una simile immagine delle tre Grazie, dove una,
ed è pur 1' estrema, sembra aver in capo una celata. GÌ' intaglj di quell' opera sono
abbastanza inesatti per poter supporre un pileo simile a quello della nostra gemma
nelT originale. Egli riconosce da quella celata Minerva, e crede piuttosto le tre Dee
rivali, che le tre Grazie, le tre figure ignude, che si tengon per mano. Ma le spighe a
qual delle altre Dee si competono, che pur son rette da un' altra figura in quella
gemma, come nella presente ? E perchè tre giovinette abbracciate in concorde sicu-
rezza ci avran da rappresentare il sospetto confronto di tre emole altere, e invidiose ?

Vi riconosco certamente le Grazie segnes nodum solvere, ed anche qualora una delle
tre nudisjuncta sororibus avesse in capo 1' elmo di Pallade, non la ravviserei per tale :
nè le altre due per Venere nè per Giunone. Stimerei in tal caso, che una abbia gli
attributi della Dea del sapere, come le altre due quelli della dovizia, e della bellezza.
Queste tre qualità sono al pari adombrate nella Greca mitologia dalle tre Grazie, che
dalle tre Dee ; giacché, secondo Pindaro, alle Grazie dee saper grado ti <roq>o$, ti xaxk,
et Tts ày'hoiòg ccvfy, se uomo è saggio, se avvenente, se dovizioso.

116

*
 
Annotationen