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Worsley, Richard [Sammler] [Editor]
Museum Worsleyanum: or, a collection of antique basso-relievos, bustos, statues, and gems ; with views of places in the Levant ; taken on the spot in the years MDCCLXXXV. VI. and VII. (Band 1) — London, 1824

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5309#0071
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FRAMMENTO DI TESEO.

Pare che questo marmo, il quale fu trovato fra alcune rovine nel Tempio di Minerva
neir Acropoli, esprima 1' arte del cozzone, e siccome Aristide ci fa sapere che la mede-
sima fu perfezionata da Teseo, noi congetturiamo eh' egli sia il personaggio a cui
l'immagine si riferisce, tanto più che in parecchi monumenti citati nelle Osservazioni
sui Bassirilievi del Partenone, cotesto eroe apparisce coperto della pelle del leone,
come appunto lo vediamo.

BASSORILIEVO NEL SOLAJO D'UNA GASA RUSTICA IN EFESO.

La figura equestre sembra un giovane costituito in dignità militare, e in atto di votar
il cavallo a qualche divinità, e forse all' idolo d' un albero, i frutti del quale veggonsi a
foggia di piramide sopra di un altarino. Gli alberi furono i primi tempj :—arbores
fuere numinum tempia. Il bassorilievo è di marmo bianco, e mirabilmente conservato.
Fu scoperto vicino alle rovine d'Efeso nell' Asia Minore.

BARBA IN MARMO.

I l frammento, che osserviamo, è unico nel suo genere. Una barba crespa e a cannelli
come quella d' alcune maschere Bacchiche è lavorata ancora al di dietro con certo in-
castro, che addita chiaramente esservi dovuta inserire su qualche altro marmo. In
Roma esistono più teste di antiche donne Romane con parucchino di marmo, ma mo-
bile, il che si suppone abbia servito per cangiar secondo la moda 1' acconciatura del
capo a' ritratti femminili.1 Ma cotesta supposizione non ha luogo nel marmo presente,
il quale non può esser altro che la barba d' un mascherone impiegato a gettar acqua ;
e il lavoro della parte posteriore mostra che allora si metteva in opera, quando si
volea chiuder la bocca della maschera. Che immagini di Silvani e maschere Bacchiche
fossero il solito ornato delle fontane si è detto altrove ; può vedersi però su tal propo-
sito ciò che dicono gli Accademici Ercolanesi in varj luoghi del 6° tomo delle Anti-
chità. E' ben notabile che Lucrezio si serve della voce Silani, che vai Fauni e Sileni,
per denotar le fonti Ateniesi ; e in Atene appunto è stato scoperto il presente fram-
mento.

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