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Nche quelli bellisfimi Vali , coniiderabili monumenti dell'
antichità , non dovean rimaner fenza luogo in quefìa Rac-
colta , e fenza le lodi eh' erano ad effi dovute. E' il primo
tutto d'un fol pezzo di marmo fini/Timo, lavorato con o<mi
diligenza e maeslria, e fregiato, come vedefì, di bellifsimi
ornamenti . Il terzo pure è d' un fol pezzo : e tale il fecondo ancora
moitra efTer slato 3 benché ora in due per alcun accidente fi trovi divi-
fo. Non crediamo d' efTer tenuti a decidere di qual fpecie quelli vali fi
fieno 3 poiché agevol cofa è il vedere, che i molti e molti usi, a' quali
ponno aver fervito, renderebbero asfai difficile un tal giudizio. Tuttavia
non dovrebbe efsere Urano f afferire che soffero flati fra il numero delle
idrie, tante volte dagli antichi autori accennate. Si fa , eh' eran quelle
così dette dal contener l'acqua , e S.Giovanni x deferivendo il miracolo
nelle nozze di Canna chiama quei vafi , nei quali si fece la trafmufa-
zione , idrie di marmo . Qiieflo nome per altro , che altre volte la
specie lignificava, mutoffi poi in generico 3 talché idrie fi son chiamate
molte e molte forte di vali a diversi ussizj deslinati. Dione z , e Plutar-
co 3 parlando, l'uno delle osfa di Severo Imp. l'altro ddìc reliquie di De-
metrio , dicono eh' eran siate nelle idrie raccolte. Lo slesfo Plutarco 4 an-
cora , dove racconta di Tiberio Gracco , che chiamava il popolo a da-
re i voti, fcrive, che suron l'idrie rapite dai ricchi : e per quelle inte-
se le celie ove fi raccoglievano i sussragj 3 siccome osservò Celio Rodi-
gino s. Idrie pure nomina Cicerone alcuni vasi d'argento dati a Ver-
re 3 ma lungo sarebbe il voler accennar ogni luogo , che un tal satto
dimoslra : e questo può baslare perchè sia al noslro inflituto interamen-
te supplito.
(1) Cap.II. (2) PrefTò a Sifil. (3) Nella Vita di Demetrio. (4) Nella Vita di elio Tib. Gracco.
<5) Delle ant. Jez. Lib. XVII. cap. 20. (6) Nella IV. Verrina.
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antichità , non dovean rimaner fenza luogo in quefìa Rac-
colta , e fenza le lodi eh' erano ad effi dovute. E' il primo
tutto d'un fol pezzo di marmo fini/Timo, lavorato con o<mi
diligenza e maeslria, e fregiato, come vedefì, di bellifsimi
ornamenti . Il terzo pure è d' un fol pezzo : e tale il fecondo ancora
moitra efTer slato 3 benché ora in due per alcun accidente fi trovi divi-
fo. Non crediamo d' efTer tenuti a decidere di qual fpecie quelli vali fi
fieno 3 poiché agevol cofa è il vedere, che i molti e molti usi, a' quali
ponno aver fervito, renderebbero asfai difficile un tal giudizio. Tuttavia
non dovrebbe efsere Urano f afferire che soffero flati fra il numero delle
idrie, tante volte dagli antichi autori accennate. Si fa , eh' eran quelle
così dette dal contener l'acqua , e S.Giovanni x deferivendo il miracolo
nelle nozze di Canna chiama quei vafi , nei quali si fece la trafmufa-
zione , idrie di marmo . Qiieflo nome per altro , che altre volte la
specie lignificava, mutoffi poi in generico 3 talché idrie fi son chiamate
molte e molte forte di vali a diversi ussizj deslinati. Dione z , e Plutar-
co 3 parlando, l'uno delle osfa di Severo Imp. l'altro ddìc reliquie di De-
metrio , dicono eh' eran siate nelle idrie raccolte. Lo slesfo Plutarco 4 an-
cora , dove racconta di Tiberio Gracco , che chiamava il popolo a da-
re i voti, fcrive, che suron l'idrie rapite dai ricchi : e per quelle inte-
se le celie ove fi raccoglievano i sussragj 3 siccome osservò Celio Rodi-
gino s. Idrie pure nomina Cicerone alcuni vasi d'argento dati a Ver-
re 3 ma lungo sarebbe il voler accennar ogni luogo , che un tal satto
dimoslra : e questo può baslare perchè sia al noslro inflituto interamen-
te supplito.
(1) Cap.II. (2) PrefTò a Sifil. (3) Nella Vita di Demetrio. (4) Nella Vita di elio Tib. Gracco.
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