NONO.
lxx.
E tra'l collo, e la nuca il colpo assetta:
E tronchi i nervi, e 1 gorgozzuol reciso,
Gio rotando a cader prima la teda :
Prima bruttò di polve immonda il viso,
Che giù cadesse il tronco : il tronco resta
( Miserabile moslro ) in sella assiso.
Ma libero del fren con mille rote
Calcitrando il destrier da se lo scuote.
lxxi.
Mentre così l'indomita Guerriera
Le squadre d'Occidente apre e ssagella,
Non fa d'incontra a lei Gildippe altera
De' Saracini suoi strage men fella.
Era il sesso il medesmo, e simile era
L'ardimento e'1 valore in quesla e in quella.
Ma far prova di lor non è lor dato:
Ch' a nemico maggior le serba il Fato.
lxxii.
Quinci una , e quindi l'altra urta e sospinge
Ne può la turba aprir calcata e spessa.
Ma '1 generoso Guelfo allora stringe
Contra Clorinda il ferro, e le s'appressa :
E calando un fendente, alquanto tinge
La fera spada nel bel fianco : ed essa
Fa d'una punta a lui cruda risposta,
Ch' a ferirlo ne va tra corta e costa.
lxxiii.
Doppia allor Guelfo il colpo, e lei non coglie
Che a caso passa il Paleslino Osmida:
E la piaga non sua sopra se toglie,
La qual vien , che la fronte a lui recida.
Ma intorno a Guelfo ornai molta s'accoglie
Di quella gente ch'ei conduce e guida:
E d'altra parte ancor la turba cresce,
Sicché la pugna si confonde e mesce*
( H3 )
lxx.
E tra'l collo, e la nuca il colpo assetta:
E tronchi i nervi, e 1 gorgozzuol reciso,
Gio rotando a cader prima la teda :
Prima bruttò di polve immonda il viso,
Che giù cadesse il tronco : il tronco resta
( Miserabile moslro ) in sella assiso.
Ma libero del fren con mille rote
Calcitrando il destrier da se lo scuote.
lxxi.
Mentre così l'indomita Guerriera
Le squadre d'Occidente apre e ssagella,
Non fa d'incontra a lei Gildippe altera
De' Saracini suoi strage men fella.
Era il sesso il medesmo, e simile era
L'ardimento e'1 valore in quesla e in quella.
Ma far prova di lor non è lor dato:
Ch' a nemico maggior le serba il Fato.
lxxii.
Quinci una , e quindi l'altra urta e sospinge
Ne può la turba aprir calcata e spessa.
Ma '1 generoso Guelfo allora stringe
Contra Clorinda il ferro, e le s'appressa :
E calando un fendente, alquanto tinge
La fera spada nel bel fianco : ed essa
Fa d'una punta a lui cruda risposta,
Ch' a ferirlo ne va tra corta e costa.
lxxiii.
Doppia allor Guelfo il colpo, e lei non coglie
Che a caso passa il Paleslino Osmida:
E la piaga non sua sopra se toglie,
La qual vien , che la fronte a lui recida.
Ma intorno a Guelfo ornai molta s'accoglie
Di quella gente ch'ei conduce e guida:
E d'altra parte ancor la turba cresce,
Sicché la pugna si confonde e mesce*
( H3 )