'2,8
Chiamò sovente , e di rmova dolcezza
I patrj colli, e le campagne empieo ( ).
Deh ! che non vien tu meco a sparger fiori ».
Eustachio mio , e incenso arabo , e mirra
Sul monumento del divin poeta ?
*0*0*0*0*0*0*0-¥-0-¥-0*0*0*0*
A L SIGNOR
EUSTACHIO MANFREDL
X.
ÈiUstacliio , onor dell’itale contrade ,
Che del sapere alle più forti cime
,Ne5 più verdi anni tuoi franco poggiasti ;
Lungo l’acque di Pindo anch’ io talora
53 Nel fresco ed odorifero laureto
Odo le muse , e d’alcun verso eletto
Fatto in mente tesoro , infra le genti
Vengo a spargerlo poi . Talor vo’ i foschi
Fisici labirinti anche cercando ,
Dove natura in sacra nebbia involta
Celasi al guardo del profano volgo .
Qui del Tosco Linceo l’orme ravviso ,
Che d’ arme istrutto all’ età prisca ignote
Assalse il ciel non più tentato in prima,
E nel mezzo del ciel ripose il sole,
Ch’a’varj mondi, che gli fan corona..
Chiamò sovente , e di rmova dolcezza
I patrj colli, e le campagne empieo ( ).
Deh ! che non vien tu meco a sparger fiori ».
Eustachio mio , e incenso arabo , e mirra
Sul monumento del divin poeta ?
*0*0*0*0*0*0*0-¥-0-¥-0*0*0*0*
A L SIGNOR
EUSTACHIO MANFREDL
X.
ÈiUstacliio , onor dell’itale contrade ,
Che del sapere alle più forti cime
,Ne5 più verdi anni tuoi franco poggiasti ;
Lungo l’acque di Pindo anch’ io talora
53 Nel fresco ed odorifero laureto
Odo le muse , e d’alcun verso eletto
Fatto in mente tesoro , infra le genti
Vengo a spargerlo poi . Talor vo’ i foschi
Fisici labirinti anche cercando ,
Dove natura in sacra nebbia involta
Celasi al guardo del profano volgo .
Qui del Tosco Linceo l’orme ravviso ,
Che d’ arme istrutto all’ età prisca ignote
Assalse il ciel non più tentato in prima,
E nel mezzo del ciel ripose il sole,
Ch’a’varj mondi, che gli fan corona..