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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 5) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-5]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28024#0232
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â24 D I S C O B. S ï

tanta accortezza d’ingegno come egli pnr
era, ben si puô assicurare, che cogii stes»
si nemici avria fatto tali pratiche da trar-
re a sè alcune bande de’lor proprj caval-
li, ond’essere meglio informato de’lor mo-
di di combattere, e superargli, facendo ds
imitargli. Da essi avrebbe anche ricavato
lumi, onde meglio conoscere il paese, Fan-
damento dei iiumi delle coiline , il terre»
no ed i siti: tanto più che Crasso, per non
aver avuto sidate scorte, era ivi appunto pe-
rito; ed egli medesimo, traghettando in In-
ghilterra , per non aver avuto piloti ben
pratici delle maree, fu per perire con tut-
to l'esercito,

Già non è da eredere , cbe i humi glî
fossero stati di grande impedimento nella
sua impresa, come nol furono a’Russi nella
loro . Grande fabbricatore egli era di pon-
ti; ed esso ne fece sentire al Reno îl gio-
go per la prima volta: e i Romani per al-
tro imparavano da fanciulli a nnotare, co-
me a leggere .

La pazienza dipoi la disciplina e la so-
brietà de’Romani gli avrebbe in quei pae-
si deserti agevolato la impresa; come la age«

vola-
 
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