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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0117
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D I K U S S I A . 100

’passi, scioglie una clieta per altro unani-
me nel rimanente ; un tal paese è, come
era altre volte l’America, conquisto e pre-
da di chiunque lo assalta. LaPolonia, che
tanto iigurò altre volte nel norte non di-
sciplinato, e le cui armi entrarono in Rus-
sia, dovrà ora naturalmente ricever legge,
non darla. Ella sarà sempre un campo aper-
to per la Russia disciplinata, che a suo ta-
lento vi proclamerà il Re, non che il du-
ca di Curlandia .

Gli Svezzesi sono II più terribile vicino,
ch’essi abbiano, e di eui, ora che hanno la
maggior parte delle forze terrestri verso la
Turchià, e le navali son deboìi, stanno in,
qualche apprensione. Nel tempo , che il
conte d’Osterman con tutte le finezze clel
gabinetto negoziava la pace d”Aland , con
cui gloriosamente terminò la ultima guer-
ra del Czar contro agli Svezzesi, ci fu un
certo capo di Cosacchi per nome Scrana-
croska, che suona in volgar nostro guan»
cia rossa , il quale tenne al Czar questo
parlamento : « Padre , se tu pensi claddo-

vero a levarti d’innanzi questa spina de-
« gli Syezzesi, lascia sare a me : io andrò

» co’miei
 
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