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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 7) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28026#0133
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DIVERSI. 12,5

Della vastltà deH’ingegno è proprio eseni-
plificare, circoscrivere in certa maniera le
cose ch’egli va considerando, e vedere una
cosa sola sotto varie.modificazioni; dove la
yolgare sehiera ne vede mille di disserente
natura. Uno intelletto profondo arriva a co-
noscere, quanto varj sieno gli effetti che
dee produr neH’uomo la medesima passio-
ne, il medesiino principio posto in differen-
ti circostanze : e 1’ occhio geometrico di
TJgenio seppe riunire le trasformazioni di
Saturuo in monosserico, trisferico, sferico
ansa/.o, elUtdco anseuo, sferico cuspidato, e
e va discorrendo, che aveano immaginato
gli astronomi innanzi a lui ; seppe dico ri-
durre quelle tante trasformazioni alle varie
fasi>, che secondo la varia posizion di Sa-
turno ne ha da rnostrare un anello, da cui
■è circondato.

Sino da’tempi di Dante erano in Italia
comunemente usati gli occhiali ; e solo a’
teinpi del Galilei fu trovato in Oianda il
cannocchiale. Durante il corso di tre seco-
J.i ebbcro i mateinatiei le ler ti tra mano,
senza averle saputo congeguare insieme: s©
ne ajutava tutto di l’ occluo infenno degli

uo-
 
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