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Lettere s o p ra
A L S I G. C A N.
LUIGI CRESPI
ALLA SAMOGGIA.
Cavallina 8. settembre irj5G*
Sen avea io ragione di dirle, che mi
sarei sottoscritto d’ avanzo a quanto ella
avesse detlo nell’ altra lettera sua intor-
no alla pittura . Non si può meglio :
e pur troppo ella dà nel vero parlando
dello scadimento, in cui è a’ nostri giorni
grandissimo questa arte, che quasi, e sen-
za quasi si potrebbe chiamare nipote a Dio »
Ci sono oggigiorno, diceva non so chi ?
dei pennellisti, non dei pìttori. II far pre-
sto pare che sia il segno 'ultimo, a cui
mirano i moderni inaestri; e non sanno
che nè i bei versi, nè i bei quadri s’im-
provvisano. Alla idea deila pittura tengano
sempre rivolta la mente, come la teneva
il suo Cicerone alia idea della eloquenza;
tentino di giugnere con la operazione ,,
per
Lettere s o p ra
A L S I G. C A N.
LUIGI CRESPI
ALLA SAMOGGIA.
Cavallina 8. settembre irj5G*
Sen avea io ragione di dirle, che mi
sarei sottoscritto d’ avanzo a quanto ella
avesse detlo nell’ altra lettera sua intor-
no alla pittura . Non si può meglio :
e pur troppo ella dà nel vero parlando
dello scadimento, in cui è a’ nostri giorni
grandissimo questa arte, che quasi, e sen-
za quasi si potrebbe chiamare nipote a Dio »
Ci sono oggigiorno, diceva non so chi ?
dei pennellisti, non dei pìttori. II far pre-
sto pare che sia il segno 'ultimo, a cui
mirano i moderni inaestri; e non sanno
che nè i bei versi, nè i bei quadri s’im-
provvisano. Alla idea deila pittura tengano
sempre rivolta la mente, come la teneva
il suo Cicerone alia idea della eloquenza;
tentino di giugnere con la operazione ,,
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