■s58 liETTERÉ
A L MEDESIMO
À S I E N A.
Venezia 2 5. marzo 1748»
Con quanto mio dispiacere non ho sen-
tito daiia gentiiissima sua lo stato in cuî
ella si trova ? Ella somiglia in tante altre
parti ad Omero , che ben potrebbe non
rassoinigliargli nella cecità . Buon per lei ,
che quantum est hominum venustionun in
Siena, cioè a dire in un paese che tanto
ne abbonda, procurerà con la sua compa-
gnia di farie scordare, per quanto è possi-
bile , lo stato suo. Ho parlato aila signora
P. Zeno , sua amicissima , del sacerdote
ch’ ella mi raccomanda ; ed ella mi ha as-
sicurato ne’modi più gentili, che procure*
rà di soddisfare alle sue promesse ; benchè
non sia cosi facile che in Yenezia se ne
presenti la occasione. Le manda per mez-
20 mio i più cari saluti , ed ha meco sa£-
ta gratissiina commemorazione deiio spiri-
to e delîa somma amabiiità dei sig. abate
Pa-
A L MEDESIMO
À S I E N A.
Venezia 2 5. marzo 1748»
Con quanto mio dispiacere non ho sen-
tito daiia gentiiissima sua lo stato in cuî
ella si trova ? Ella somiglia in tante altre
parti ad Omero , che ben potrebbe non
rassoinigliargli nella cecità . Buon per lei ,
che quantum est hominum venustionun in
Siena, cioè a dire in un paese che tanto
ne abbonda, procurerà con la sua compa-
gnia di farie scordare, per quanto è possi-
bile , lo stato suo. Ho parlato aila signora
P. Zeno , sua amicissima , del sacerdote
ch’ ella mi raccomanda ; ed ella mi ha as-
sicurato ne’modi più gentili, che procure*
rà di soddisfare alle sue promesse ; benchè
non sia cosi facile che in Yenezia se ne
presenti la occasione. Le manda per mez-
20 mio i più cari saluti , ed ha meco sa£-
ta gratissiina commemorazione deiio spiri-
to e delîa somma amabiiità dei sig. abate
Pa-