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L E T T E R E
«S O N E T T O .
L’
italico a spogliar lontano lito
Di sculti marmi, e di dipinte tele
Ii curvo pin de lo straniero ardito
Spesso dispiega l’animose vele,
Ma se molti il tesor raro infinito
Oltre i’AJpe nevosa , e ’i mar crudele
Teco avesser cercando un dì seguìto
II pronto ingegno, e la ragion fedele ;
Italia non andria forse dolente ^
Cte Ie memorie de gli antichi templ
XI pellegrino predator si porti :
Cli’ altro è d’immagin morte o logge , o templ,
Altro è del bel sapere ornar la mente,
Che tu dal Gallo e dal Britanno apporti.
P. 61. Questa è l’ ultìma poesia che le
inando . Mi piace esser discreto nel dare ;
ma nei ricevere non mi creda così, Qucoi ■
to più di sue nuove , di versi, di prose
mi verranno, più le avrò care, Nè la sua
cortesia, nè queììa deì signor conte Bono°
mo singolarissima verso di me non basta»
no a soddissare l’insaziabile Gesuita,
L E T T E R E
«S O N E T T O .
L’
italico a spogliar lontano lito
Di sculti marmi, e di dipinte tele
Ii curvo pin de lo straniero ardito
Spesso dispiega l’animose vele,
Ma se molti il tesor raro infinito
Oltre i’AJpe nevosa , e ’i mar crudele
Teco avesser cercando un dì seguìto
II pronto ingegno, e la ragion fedele ;
Italia non andria forse dolente ^
Cte Ie memorie de gli antichi templ
XI pellegrino predator si porti :
Cli’ altro è d’immagin morte o logge , o templ,
Altro è del bel sapere ornar la mente,
Che tu dal Gallo e dal Britanno apporti.
P. 61. Questa è l’ ultìma poesia che le
inando . Mi piace esser discreto nel dare ;
ma nei ricevere non mi creda così, Qucoi ■
to più di sue nuove , di versi, di prose
mi verranno, più le avrò care, Nè la sua
cortesia, nè queììa deì signor conte Bono°
mo singolarissima verso di me non basta»
no a soddissare l’insaziabile Gesuita,