sul Thittmvirato. 4^7
no (i); e patir per avventura non volen-
do, che quel paese, che come sua conqui-
sta già riguardava, d’aitrui preda divenis-
se ; mandô chi trattasse con Ariovisto per
dolci modi bensi, rna col proporgli tali
condizioni, che le più dure ed acerbe pa-
ï'er doveano ad uno usurpatore ; cioè di
non avere nelle Galiie un maggior nume-
ro di soldati, di rimandare gli statichi de-
gli Edui , di non dare a questi e a’ loro
alieati briga e noja in qualu^que maniera
si fusse (2).
Trovô Cesare in costui un uomo risolu-
to e fiero, un novello Giugurta, un Mi-
Iridate, cui non atterrivano altnmenti nè
la fama deiie legioni nè l’autorità del no-
me romano, che la riyerenza erano allora
ed il terror deil’ universo, corae furono
dappoi le censure del Vaticano; e che a
tutto ciô opponeva un vittorioso esercito
che seco avea, e che per lo spazio di quaî-
lordici anni non era stato sotto altro tetto
ch’ il
(1) De Bello Gallico, lib. I. cap. 17.
(2) Ibid. cap. 18.
E e 5
no (i); e patir per avventura non volen-
do, che quel paese, che come sua conqui-
sta già riguardava, d’aitrui preda divenis-
se ; mandô chi trattasse con Ariovisto per
dolci modi bensi, rna col proporgli tali
condizioni, che le più dure ed acerbe pa-
ï'er doveano ad uno usurpatore ; cioè di
non avere nelle Galiie un maggior nume-
ro di soldati, di rimandare gli statichi de-
gli Edui , di non dare a questi e a’ loro
alieati briga e noja in qualu^que maniera
si fusse (2).
Trovô Cesare in costui un uomo risolu-
to e fiero, un novello Giugurta, un Mi-
Iridate, cui non atterrivano altnmenti nè
la fama deiie legioni nè l’autorità del no-
me romano, che la riyerenza erano allora
ed il terror deil’ universo, corae furono
dappoi le censure del Vaticano; e che a
tutto ciô opponeva un vittorioso esercito
che seco avea, e che per lo spazio di quaî-
lordici anni non era stato sotto altro tetto
ch’ il
(1) De Bello Gallico, lib. I. cap. 17.
(2) Ibid. cap. 18.
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