Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 1.1888

DOI Heft:
Fasc. V
DOI Artikel:
Baldoria, Natale: Un avorio del Museo Vaticano, [2]: studio iconografico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0259

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
NATALEJ BALDORIA

165

Nel secolo xn possiamo già trovare nell'arte occidentale tutti i motivi che furono poi svi-
luppati nella gotica de1 secoli xm e xiv. Fra le sculture del fregio sulla facciata della Chiesa
di San Trofimo ad Arles (anno 1154), 1 Maria, poco più che di profilo, in tunica e in manto che
le copre il capo, avendo in una mano un giglio e sulla testa la corona, tiene sulle ginocchia il
Aglio Gesù, tutto chiuso nella tunica, d'un'età che sembra presso ai due anni, 2 il quale alza le

mani verso de' Magi, avendo nella sinistra una mela. Il primo di essi,
di cui diamo qui uno schizzo, è inginocchiato, ha la corona sul capo e
tiene con ambedue le mani il vaso contenente il dono. Il secondo, quasi
di prospetto, pur coronato, si volge al terzo più giovane, ed alzando il
braccio destro, mentre col sinistro tiene, appoggiato al petto, il vaso
col dono, gli accenna la stella che vedesi scolpita fra il primo di essi
e Gesù. Il terzo, pur coronato, alza il volto e la destra, in alto di
meraviglia. Ciascuna figura è separata da una colonna e sta sotto ad
un arco. Il lavoro è assai rozzo, le teste grandi e pesanti, tozze e goffe
le figure; ma vi spira per entro il soffio d'una vita nuova che allontana
l'arte da ogni convenzionalismo, per farla imitatrice del vero. Le pieghe
delle vesti cadono naturalmente senza i tritumi convenzionali. I Magi
sono diventati re occidentali, dalla lunga tunica e dall'ampio manto, colla
corona sul capo, e Maria è la regina suprema, che pel figlio suo ne accoglie i doni e gli omaggi. 3 Già
nel secolo xm si determina definitivamente la composizione, quale l'abbiamo veduta ne' nostri avori
del secolo xiv. Mi basti citare la scultura che trovasi in uno dei timpani delle due porte principali
della chiesa della Madonna di Treves, fabbricata verso la metà del xm secolo. 4 Quivi il primo dei
Magi inginocchiato ha, come si usò sempre anche dipoi, il capo scoperto e tiene colla sinistra la co-
rona, mentre alza la destra per offrire il dono a Gesù. Il secondo, coronato, alza la destra fino all'al-
tezza della spalla sinistra, per indicare la stella ; il terzo, pur coronato, e come al solito, giovane
e imberbe, alza una mano, ritirandola a sè, in atto di meraviglia. Tutti e tre di giuste proporzioni,
ma con poco movimento e poca espressione, vestono tunica lunga e manto che scende lor dalle
spalle ed hanno i capelli lunghi ed arricciati alle estremità; sembrano in tutto tre re francesi
che portino i doni a Maria. La quale, nimbata, colla corona sopra del velo che dal capo le scende
giù per le spalle, vestita di tunica e di manto che le avvolge il corpo e di sotto a cui escono
le mani, nell'una delle quali porta una mela e coll'altra tiene il bambino che le sta sulle ginocchia,
è seduta sul trono, di prospetto, ed ha sotto ai piedi il drago infernale. Questa figura maestosa, posta noi
mezzo del timpano, poteva anche stare separatamente, come una delle solite imagini di Maria col bam-
bino. La rappresentazione de' Magi è un'aggiunta che l'arte gotica usò fare, perchè, essendosi sempre
mantenuto per la scena di cui discorriamo, il motivo di Maria maestosamente seduta col bambino
sulle ginocchia, la composizione veniva a differire di poco dalla solita, sebbene la figura della
Vergine ne rimanesse slegata.

Così noi vediamo rappresentata questa scena in quegli avori francesi del secolo xm, che ab-
biamo altrove citati, di cui l'uno, una volta appartenente alla Collezione Soltykoff, vediamo pub-
blicato nell'opera del Labarte {Histoìre cles Aris ìnclustriels, Voi. I, pi. XVIII), l'altro, della col-
lezione Basilewsky, troviamo riprodotto nella Gazette cles Beaux-Arts (anno 1865, pag. 428). La
sola differenza consiste in ciò, che nel primo, il re che indica la stella fa gruppo con quello

1 Rohault de Fleury, U Evangile, Tome I, pi. XXVI, fig. 3.

2 D'un'età che sta presso ai due anni, Gesù Cristo è pur figurato solo, in trono, nel mosaico sopra citato
di Santa Maria Maggiore. Il Vangelo del Pseudo Matteo (Tischendorf, Ev. apocr., pag. 82) ci dà la ragione di

questo fatto : Transacto vero secundo anno, venerunt Magi..... Cosi ritennero pure alcuni Padri, come Eusebio

Panfilo e sant'Epifanio.

3 Dagli stessi concetti fu ispirata la rappresentazione che si trova sulla porta di San Pietro a Poitiers.
(R. de Fleury, op. e, pi. XXVI, fig. 4).

4 Un brutto disegno ne è dato nell'Abécédaire d'Archéologie del De Caumont (pag. 452) ; esso però può
servire per intender la composizione di questa scultura.
 
Annotationen