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Archivio storico dell'arte — 1.1888

DOI issue:
Fasc. VI
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Tikkanen, J. J.: Le rappresentazioni della Genesi in S. Marco a Venezia e loro relazione con la Bibbia Cottoniana, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0312

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211

9. Gito qui un genere più modesto di miniature, che adornano i margini di parecchi ma-
noscritti dell'epoca posteriore bizantina; in generale sono eseguite in fretta e mostrano una certa
indipendenza dai canoni che regolano le miniature di genere superiore, conservando però spesso
tradizioni più antiche. Noi possiamo, seguendo il Kondalwff, dare alle miniature di questo gruppo
il nome di popolari; non dimentichiamo però, che almeno uno dei manoscritti, che ci sono con-
servati — il Salterio barberiniano III, 91 — fu destinato ad una biblioteca imperiale. 1 Noi pren-
deremo in considerazione soltanto i seguenti salteri manoscritti: quello di Parigi n. 20 (x secolo),
quello del British Museum, n. add. 19, 352 (xi secolo), e quello della Biblioteca Barberini, n. Ili, 91
(secolo xn). Tutti e tre sono senza dubbio in relazione fra loro; anzi l'ultimo è da ritenersi come
una variante del codice di Londra. -

10. I mosaici bizantini o almeno con tendenza bizantina del secolo xn nella Cappella Pala-
lina a Palermo 3 ed a Monreale. 4

11. (Ili affreschi del secolo xi in istile tendente al bizantino, a Sant'Angelo in Formis (dalla
Creazione lino alla Cacciata le figure sono interamente scomparse; ricca invece è la serie di figure
dell'antico testamento dalla Cacciata lino all'Inganno di Giacobbe). 5

12. Le porte di bronzo in istile bizantino nel tempio della grotta a Monte Sant'Angelo
(dell'anno 1070). (i

13. Un avorio (secolo xi?), già pubblicato dal Gori, 7 rappresentante la creazione di Adamo
e d'Eva, e l'uccisione d'Abele. 8

14. I precetti del manuale greco di pittura del Monte Athos, 9 la cui compilazione appar-
tiene certo ad un tempo abbastanza recente. Tuttavia alcune composizioni risalgono a modelli
molto antichi.

Qui però dobbiamo considerare una serie di opere italiane del medio evo, sia che esse risen-
tano o no dell' influenza bizantina.

15. Le antiche porte di bronzo in San Zeno a Verona.10 Le celebri porte di bronzo del Bo-
nanno (della seconda metà del secolo xn) nelle cattedrali di Pisa e di Monreale (quest'ultima
riprodotta dal Gravina, Il duomo di Monreale; fotografìe del Sommer di Napoli); negli ornati
si trovano innestate anche delle scene dell'antico testamento. Molto più importante per noi è una
croce d'argento dorato in San Giovanni in Laterano (della line del secolo xni); essa è riccamente
ornata di simili scene, e finora, credo, fu appena osservata.11

1 Ciò è provato dalle figure dedicatorie al principio del codice.

2 L'indipendenza di queste miniature di fronte alla tradizione proviene certamente dal fatto, che esse non
si mostrano come vere illustrazioni di avvenimenti biblici, ma come una specie di allusioni simboliche ai me-
desimi. I ricercatori russi Buslaiefk e Kondakoff hanno saputo apprezzare molto bene l'importanza loro nella
storia della cultura e dello stile.

3 Vedi A. Terzi, La cappella di San Pietro nella regia di Palermo.

4 Vedi Gravina, Il Duomo dì Monreale.

5 11 Salazaro ne' suoi Studi sui monumenti dell'Italia meridionale vede qui un lavoro puramente italiano,
e biasima la leggerezza critica dei ricercatori (die lo precedettero, quali lo Schulz e Crowe e Caa^alcaselle,
che pensano ad artisti bizantini, lo non ho potuto studiare che molto superficialmente questo ciclo di affreschi,
che è pure tanto interessante.

,; Riprod. in Schulz, Denhmàler der Kunst des Mittelalters in Unterit alien. Atlante, tav. XXXIX.

7 Thesaurus veterum dipjtychorum, dell'anno 1759.

8 Riprod. dal D'Agincourt, Scultura, tav. XII, 1.

9 Ediii dal Didron; .tradotti in tedesco dallo Schaefer: èpusvsca zrjq tJtDypacptx^.

10 I rilievi appartengono evidentemente a due epoche differenti. Fra i più antichi, i quali si distinguono per
una grande rozzezza di stile e per l'invenzione straordinariamente libera, sebbene molto povera, soltanto pochi
si riferiscono al vecchio testamento. I più recenti invece, che dimostrano dell'artista maggior studio e mag-
gior fedeltà alla tradizione, trattano esclusivamente soggetti del vecchio testamento. Così per esempio ricorrono
due volte la cacciata dal Paradiso, l'uccisione d'Abele e il sacrifìcio d'Isacco. Di più, la cacciata si trova per la
terza volta nei rilievi in pietra della facciata, nei quali vediamo di nuovo anche la creazione d'Adamo (piccole
fotografie dell'AuNARi).

11 Vedi le fotografie del Simelli, ora Hefner, di Roma (Collezione di antichità cristiane catalogate da Mg.1' X.
Barbier de Montault). I rilievi si trovano o nell'interno di cerchi, o negli interstizi fra l'uno e l'altro di essi,
 
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