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GLI ALABASTRI NELLE FINESTRE DEL DUOMO D'ORVIETO
più antica descrizione del Duomo, che attribuì la vetrata al Marcilla, 1 cosi errò il Luzi, che ne
diè il merito a frate Francesco di Antonio di Orvieto. 2 Questi vi lavorò a' restauri nell'anno 1401 :
l'altro, fiorito nel pontificato di Giulio II, non è memoria che mai venisse a lavorare in Orvieto.
La scoperta, che io annunzio per la prima volta, dell'autore di questa grande vetrata in Giovanni
Bonino, ha un gran- taquattro riquadri,
de valore; perchè se___________ dove sono colorite le
9BBHHHHHH
sopra alle tavolette di W—L-' Gesù e della Vergine
alabastro, e se compì hL- alternate da figure
quella centrale, oggi jflH^QH^gH^.,, • che, secondo il Ole-
che le sue vetrate1 Si ''m^mK^^^Om^^^ mentini, sono i santi
sopra gli alabastri f-'J_lS $&3_ dottori ed evangelisti
sono andate perdute. . J?<__BP^1S_I^1 BPH__fc' che la descrissero,
volendosi rinnovarle 'V.:MBtSlSStÈBJ^Bf2sm"'">> A rifarsi dal lato di
con quello stile che ■^fmÙm^^^SSBÈj^K^^Sm'l ' sacrestia, il primo
tanto piacque all' ar- l_^/^_B^É_HP^_ff 1 quadro rappresenta
chitetto Maitani, noi (sogna quell'autore)
abbiamo per tale re- \^ K HTs> -f !< ; 8H\^|t ,'fl Sant'Epifanio il Pale-
stauro una norma si- stino, vescovo di Sa-
curanel fìnestronedi Bru 1 I >_& ¥wm {I lamina in Cipro, che
M _Ht"-' •** I ":; i** * _Ef ' ■'■ ~"- "'Bili
tribuna, rimasto tutt o ÌjB ;V; .| H nel libro ove confuta
di maestro Giovanni, ..^RyWL^I KS^Kiw f| ' Colliridiani narra
salvo qua e là qual- '_»telBJ\H Mf*_Rl£__r •ciò che si vede nel
che lavoro di mano ^_Mj|fl^MI B^^K-t*- SI JB secondo quadro, cioè
posteriore, facilmen- •'SÌ__l^fti''4 i_ V^^^K^lB -3 (U San Giovacchino
te riconoscibile. ;f^__j^W^P__Bf:'^_^^_i * Il che, comparso nelle
minestrone di Gio- 'iPÌf^l PSIfl , '1SM feste encerice al tem-
vanni Bonino, partito HK|A^';H|SHr^l BMlff^lB * •• pio di Gerusalemme,
nel mezzo da un pila- *_nl£l_ftlB • ne fu scacciato, come
-'BEI^-B^* ___Iì>_:IIbÌ/:->: __
stro a fascio e suddi- <l__f^_H__H4ll,9imfll'Ì '• infecondo, dal sommo
viso da due colonnelli U <:^_BÌ_XR_ __HÌ ^'»fl «_B " 41 sacerdote. Nel terzo
laterali, ha una luco BB_HM_^^_B^Bl?fll • H il Clementi ni vede
" :à__j#'wf_l# ^Bf t^lfli ;
di m. 16,30 di altezza '__y_ÌÌ_BaJH B 1Bi^i__i^fr *é San Girolamo che nel
per 4,55 di larghezza. _____■! ____U__|^H £_Pfl_B ' libro de Nativi tale
Sopra le due finestre ___H»i_Bl^_^^_ IVirgìnis racconta di
minori ad arco a se- ___«B_!l__^^_|^A _ll^_Ht;:__BÌ: -;; S.(fiovacchino conso-
sto acuto sono tre "'_Biì^ ^ _? i H I IÌ__H__HNh____I lato dall'Angelo col-
rose a tre comparti : \W ,T- , mf lì_____ l'annunzio che Anna
e sopra la maggiore W/t^^SScS^^^SmBBS^KiM^Kt avrebbe partorito li-
si apre altra rosa I^^*™™ lUlllllBlllB—Mj na figlia, soggetto
centrale pentagona. del quarto scompar-
1 ° vetrata a storie nella finestra grande di tribuna ^ ^
Tutta la vetrata si to. Nel quinto e se-
(Duomo d'Orvieto)
compone di quaran- sto, Evodio vescovo
di Antiochia e Sant'Anna annunziata dall'Angelo. Nel settimo e ottavo, San Gregorio Nisseno
vescovo di Ponto e i Santi Giovacchino ed Anna che si ritrovano alla porta aurea di Gerusa-
lemme, secondo l'ordine avuto dall'Angelo, donde vanno al tempio a ringraziare l'Altissimo. Nel
nono vede Sant'Isidoro vescovo ispalense che scrisse sulla natività della Vergine dipinta nel de-
cimo. Nell'undecimo e ultimo di questa fila, San Giovanni Damasceno, l'acerrimo difensore delle
immagini contro Leone Isaurico, il quale ha lasciato scritto nella sua opera de Orili. Fide del voto
1 Esatta descrizione del celebre Duomo o Chiesa Cattedrale di Orvieto e facciata di essa. Ms. nell'Opera del duomo.
2 Luzi, Il Duomo di Orvieto descritto ed illustrato. Firenze, 1866.
GLI ALABASTRI NELLE FINESTRE DEL DUOMO D'ORVIETO
più antica descrizione del Duomo, che attribuì la vetrata al Marcilla, 1 cosi errò il Luzi, che ne
diè il merito a frate Francesco di Antonio di Orvieto. 2 Questi vi lavorò a' restauri nell'anno 1401 :
l'altro, fiorito nel pontificato di Giulio II, non è memoria che mai venisse a lavorare in Orvieto.
La scoperta, che io annunzio per la prima volta, dell'autore di questa grande vetrata in Giovanni
Bonino, ha un gran- taquattro riquadri,
de valore; perchè se___________ dove sono colorite le
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sopra alle tavolette di W—L-' Gesù e della Vergine
alabastro, e se compì hL- alternate da figure
quella centrale, oggi jflH^QH^gH^.,, • che, secondo il Ole-
che le sue vetrate1 Si ''m^mK^^^Om^^^ mentini, sono i santi
sopra gli alabastri f-'J_lS $&3_ dottori ed evangelisti
sono andate perdute. . J?<__BP^1S_I^1 BPH__fc' che la descrissero,
volendosi rinnovarle 'V.:MBtSlSStÈBJ^Bf2sm"'">> A rifarsi dal lato di
con quello stile che ■^fmÙm^^^SSBÈj^K^^Sm'l ' sacrestia, il primo
tanto piacque all' ar- l_^/^_B^É_HP^_ff 1 quadro rappresenta
chitetto Maitani, noi (sogna quell'autore)
abbiamo per tale re- \^ K HTs> -f !< ; 8H\^|t ,'fl Sant'Epifanio il Pale-
stauro una norma si- stino, vescovo di Sa-
curanel fìnestronedi Bru 1 I >_& ¥wm {I lamina in Cipro, che
M _Ht"-' •** I ":; i** * _Ef ' ■'■ ~"- "'Bili
tribuna, rimasto tutt o ÌjB ;V; .| H nel libro ove confuta
di maestro Giovanni, ..^RyWL^I KS^Kiw f| ' Colliridiani narra
salvo qua e là qual- '_»telBJ\H Mf*_Rl£__r •ciò che si vede nel
che lavoro di mano ^_Mj|fl^MI B^^K-t*- SI JB secondo quadro, cioè
posteriore, facilmen- •'SÌ__l^fti''4 i_ V^^^K^lB -3 (U San Giovacchino
te riconoscibile. ;f^__j^W^P__Bf:'^_^^_i * Il che, comparso nelle
minestrone di Gio- 'iPÌf^l PSIfl , '1SM feste encerice al tem-
vanni Bonino, partito HK|A^';H|SHr^l BMlff^lB * •• pio di Gerusalemme,
nel mezzo da un pila- *_nl£l_ftlB • ne fu scacciato, come
-'BEI^-B^* ___Iì>_:IIbÌ/:->: __
stro a fascio e suddi- <l__f^_H__H4ll,9imfll'Ì '• infecondo, dal sommo
viso da due colonnelli U <:^_BÌ_XR_ __HÌ ^'»fl «_B " 41 sacerdote. Nel terzo
laterali, ha una luco BB_HM_^^_B^Bl?fll • H il Clementi ni vede
" :à__j#'wf_l# ^Bf t^lfli ;
di m. 16,30 di altezza '__y_ÌÌ_BaJH B 1Bi^i__i^fr *é San Girolamo che nel
per 4,55 di larghezza. _____■! ____U__|^H £_Pfl_B ' libro de Nativi tale
Sopra le due finestre ___H»i_Bl^_^^_ IVirgìnis racconta di
minori ad arco a se- ___«B_!l__^^_|^A _ll^_Ht;:__BÌ: -;; S.(fiovacchino conso-
sto acuto sono tre "'_Biì^ ^ _? i H I IÌ__H__HNh____I lato dall'Angelo col-
rose a tre comparti : \W ,T- , mf lì_____ l'annunzio che Anna
e sopra la maggiore W/t^^SScS^^^SmBBS^KiM^Kt avrebbe partorito li-
si apre altra rosa I^^*™™ lUlllllBlllB—Mj na figlia, soggetto
centrale pentagona. del quarto scompar-
1 ° vetrata a storie nella finestra grande di tribuna ^ ^
Tutta la vetrata si to. Nel quinto e se-
(Duomo d'Orvieto)
compone di quaran- sto, Evodio vescovo
di Antiochia e Sant'Anna annunziata dall'Angelo. Nel settimo e ottavo, San Gregorio Nisseno
vescovo di Ponto e i Santi Giovacchino ed Anna che si ritrovano alla porta aurea di Gerusa-
lemme, secondo l'ordine avuto dall'Angelo, donde vanno al tempio a ringraziare l'Altissimo. Nel
nono vede Sant'Isidoro vescovo ispalense che scrisse sulla natività della Vergine dipinta nel de-
cimo. Nell'undecimo e ultimo di questa fila, San Giovanni Damasceno, l'acerrimo difensore delle
immagini contro Leone Isaurico, il quale ha lasciato scritto nella sua opera de Orili. Fide del voto
1 Esatta descrizione del celebre Duomo o Chiesa Cattedrale di Orvieto e facciata di essa. Ms. nell'Opera del duomo.
2 Luzi, Il Duomo di Orvieto descritto ed illustrato. Firenze, 1866.