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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0532

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418

NUOVI DOCUMENTI

tinui : Mandamo là ser Ioanne nostro fiorentino : Ciim
alenimi Guarzoni de1 maestro Iuliano quale etiam-
dio si troverà là dipo pascila: per questo ui noti-
ficamo perla presente debiati consigliare ad esso ser
Ioanni per la fabrica tuti li buffali, verum si per la-
vorai ui besognasi porrite retenere due ho tre para
de buffali, il resto Consegnante ad ser Ioanne: et
perche Intendemo: che li nostri Computi si dé là
intrata : quanto dé là ussita In absentia di ser Ioanne
sono stati Governati male et com puocho ordine uo-
lenio che sér Ioanne tengha tuti li nostri Computi
tam Introituum omnium quam exituum dà là mag-
giore Com fin ad la minima; et in ditti Computi vo-
lemo si serui quello medesimo stilo et ordine, si ser-
uaua ante discessum ipsius ser Ioannis perhoche
nostra intentione hé uedere vna uolta lànno li Conti
nostri; sicché uennuto sera là ser Ioanne, Consiglia-
teli tuti li bolletini, et omne altro Conto dé là intrata
et ussita de tute le Cose nostrae fatte di poi la par-
tita de ser Ioanne dé là, fin al presente et per lhaue-
nire uolemo si Continuj l'ordine si teneua, nanti la
partita di ser Ioanne: tuti li bolletini si consegnino
ad lui dola intrata et dé la ussita, et se ad uoi pare
di tennere dà parte un altro Conto per satisfactione
nostra vltra li Conti dé sér Ioanne né piace, vi Con-
fortarne Il facciate : vlterius darete pane, et uino et
omne altra Cosa necessaria per il uiuere loro, ad li
Guarzoni de maestro Iuliano et ad qualunche altri
operarij de la fabrica, ui dira ser Ioanne : ad Cui ha-
uemo Commessa la cura omnimoda de la fabrica et
dé nostri Computi, voi haverite optima Cura de là
Cosa et dé lé altre nostre Cose: sicché possino cum
vtilità et honore nostro, et perché plus uident duo
quam vnvs: notificandovj alchuna Cosa ser Ioanne
prò vtilita et Commodo nostro, de la Casa, et altre
Cose parendoni (sic) essere ad nostro proposito, faccia-
tela. Item uedendo noi per la fabrica vna Cosa piuche
vnaltra : notificatele ad ser Ioanne: et vivete Insieme
Come duae (sic) bonj fratelli. Quanto al hostaria et
ala cera: Intendemo ponerej persone fidate: farite
In ciò quanto ui referira ser Ioanne da nostra parte,
bene valete. Romae xiiij martij 1485.1

XLII.

1485 marzo 28.
Biblioteca sudd.

Il cardinale Girolamo della Rovere scrive a ser Domenico
d'Anguillara, affinchè, d'accordo con mastro Giuliano fio-
rentino e con altra persona che sarà mandata in Loreto
dal comune di Recanati, solleciti i lavori di fortificazione
della Basilica, per resistere ad un'eventuale scorreria dei
Turchi. Istruzioni sul modo di eseguire la fortificazione.

Venerabili viro Nobis Carissimo Decretorum Do-
ctori Domino Dominico De Anguillaria Hier. titulo
S. chrisogoni presbiter Cardinalis Racanatensis.

1 La nizza ed il sigillo di questa lettera sono intatti ; su quest'ul-
timo c'è lo stemma dei della Rovere col cappello cardinalizio (iden-

Vener,is vir Nobis Carmu. Questi giorni passati man-
damo la ser Giouanni fiorentino 1 cum alquanti mu-
ratori a prosequire la fabrica de S. M. Delloreto.
Hora perche intendemo il TurCo fa grandissimo ap-
parato per mare Dubitamo non discorresse nella
Marcha maxime in offensionem Beatae M. De Lau-
reto. Onde volemo che Dicti muratori mettano lopere
loro più presto in fortificare S. Maria che in prose-
quire altrimenti la fabrica. Scrhiemo a la Comunità
Di ReCanati debbia mandar qualche persona pratiCa
Con la quale e voi insieme con Ser Gioanne omni
meliore et securiore modo fortificarete S. Mia siche
a ogni correria et impeto de Turchi possa resister
Imprimis volemo se faccino li merli et le defese din-
torno tutto il corpo della chiesia et de la daj cam-
panili si continua il corritore dintorno intorno con
le sue defese. vlterius farete murare bene tutte le
porte della chiesia excepto vna : alla quale farete la
porta di legname doppio et ben forte et foderaretela
de lame de ferro siche possa ressistere etiamdio contra
il foco. Se le ferrate delle fenestre delle cappelle sono
in ordene faccetele ponere quanto più presto. Sin
minus volemo tutte le fenestre delle cappelle siano
ben murate, finalmente farete et operarete ogni Cosa
ui parerà sia per la securita et defensione de quello
loco, unanimiter et conCorditer con ser Giovanni no-
stro. Bene valete. Romae vigesimo octavo Martii
mLxxxv (sic).2

XLIII.

Archivio Notarile di Recanati, dal Registrum in
strumento rum del notaio recatanese Marino di Do-
menico de Pistoiatis da Monte Cassiano (1489?),
c. 79a.

Estratto di un registro di mano di ser Giovanni di Benvenuto
Aldobrandi da Firenze, contenente le spese fatte per la co-
struzione della Basilica di Loreto. Pagamenti fatti a Pietro
di Ambrogio Schiavone per trasporti, a mastro Taddeo
per lavori di scalpellino.

Yhesus.

In dei nomine amen. Hec est copia: Exemplum,
siue transumptum cuiusdam partite Reperte3 In quo-
dam Libro Registrorum Bnllectinorum : Registrato-
rum in exitu: Ecclesie Sancte marie de laureto manu

tico a quello che vedesi ripetuto in più luoghi nella basilica di Lo-
reto) e intorno la scritta: HIER. CARD. RACAN.

1 Ser Giovanni di Benvenuto Aldobrandi da Firenze.

2 Come si è accennato di sopra, una prima maniera di fortifica-
zione della Basilica di Loreto apparisce nel coronamento del suo tor-
rione a nord-est; tutto il resto del coronamento è a ballatoio spor-
gente con finestre a loggetta, sostenuto da archetti impostati su
mensole; ogni due di questi archetti ve n'è uno forato, per potere,
in caso di scalata, piombare materie sugli assalitori. Poco sotto il
coronamento, nell'interno dei muri, corre tutto in giro un piccolo
cunicolo a guisa di casamatta. Il corridore di cui qui si parla è
quello che forma la casamatta o quello che trovasi sul coronamento
dell'edifìcio? E la fortificazione a merli è quella che tuttora vedesi
sul torrione a nord-est o quella che gira tutt'attorno in forma di
ballatoio? A me sembra che qui si tratti del corridoio della casa-
matta e del primo sistema di fortificazione.

3 Seguono le parole in exitu cancellate.
 
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