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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. XI
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NUOVI DOCUMENTI

per la pitura de Noli, perchè non havendo tutti li
Pittori, e la maggior parte V arte dell' Architettura,
come ha di professione il sr Pietro, non possono fare
regolarmene di riposti delli spazij come proprij del-
rArchitetura, ancorché a Pitori fosse più facile, e di
meglio ornarli, onde vi bisogna l'opera di un Archi-
teto che sarebbe stata propijssima del sig1' Pietro,
siche bisogna pensare ad un altro cosa che non sa-
prei risolvere da mia parte per il concetto delle
persone.

« Il Cav,e Bernini sarebbe ottimo ma sarebbe ma-
china sopra machina e non se ne havrebbe costrutto.

« Il Boromino sarebbe il caso più d' ogni altro,
ma non stimerei male il Cav'e Rainaldi, il quale sa-
rebbe grande applauso nell'ornato della facciata del
Palazzo farnese per occasue della Regina.

« Crederei buono anco li Arucci, ma non merita
la sua maniera di valersene; Al Contini non sò quanto
forse possa promettere, epero havrò bisogno di lume,
e di arbitrio per la meglior esecucione, e di più gusto
di V. A; alla quale so che piacerà di sentire questo
primo impedim*0 ; ma epero anco considerabile, e
necessario che V. A. lo sappia, per gli ordini neces-
sari]', e di dire anco se e possibile, chè qualità di
ornato vadi, o havessero più gusto intorno, a detti
riposti, o pure se possa esslv in tutto l'arbitrio del-
l'Architeto, come pare più proprio p. non levarli il
gusto all'opera conforme al genio.

« Sì chè questa deve esse la prima operat'10 ha-
vendo per seconda quella de Pitori li quali basta poi
che habbiano il tema dell'Historia, essendo loro fa-
cile l'adattarla ad ogni spaccio, sopra li quali faranno
i loro disegni. Penserò in tanto, oltre del sig. Laz-
zaro di chi si possa far capitale, perche il Cirro stà
impegnato per fiorenze, dove si stano hora facendo
li stucchi, per quanto intendo, lo saprà forsi meglio
L'A. V. alla quale non aggiungerò mag. tedio re-
stando con humma riverenza

« Di V. A. Serma

« Roma, li 19 ottobre 1661.

« Hum"10 Divot1110 e Obligmo
« Gio : Batta Muzzarelli ».

« Ser",a Altezza,

« In ordine a regalli de quali V. A. S. hà fatto
già di ordinare e di repplicare con la benignissn,a sua
lettera delli 22 del corte, alla quale rispondo per
quello posso presentane vi han fatto fin a questhora
quelle diligenze che hò potuto per trouare non solo
il quadro d'argento grande, ma le due cornici nobili
ancora, così sono confirmato in opinione di non po-
tersi trouare cosa di assai lontano all'intentione di
V. A ; ne per ualore ne per conuenienza, e uolendola
per tale quale si richiede nella congiontura, uedo la
necessità di far fare tutto aposta, cosa che per altro
troppo portarà di tempo.

« L'opera che fece fare il sr Card. Barbarino, e
che mandò in spagna èia più reguardeuole ueramte
che sia in Roma per il rilievo, e per la composicne
delle figure, che tratta ricordare a V. A. dell'Attila
dell'Algardi in san Pietro. Ho trouato che fu il sr Pie-
tro da Cortona che per il s' Card ne hebbe la cura,
e dal medemo io hò pur fatto capo per il suo Con-
silio, e se n' e mostrato prontiss"10 e dell'aiuto an-
cora col dare lume et opera a pensieri col disegno,
Vero è che bisogna secondar anco il suo genio e di
ualersi delle persone di sua sodisfatne e partico-
larmtodi un tal Pierino per gettare, il ... . che
opeio per il sr Card. Barberino, e che hora stà get-
tando le Statue della Cathedra di S. Pietro, grande
argomto del suo ualore e del concetto che ne hà il
detto s* Pietro, il quale è alpresente in letto con
u. puoco di podagra la quale è pero in declinatne e
le fa humma riuerenza.

« Per il primo che si è detto tutto d'argento, si è
discorso dell Itoria primieramt0 da farsi di bassori-
lievo, quale si habbia da elegere e sene trouano puo-
che al proposito ancorché siano in Roma.

« Quella del sr Card. Barbarino non hà dubio che
e la meglio, e la più pronta per il modello, e forse
per perle uere ancora, mà non pare mà però ess. al
proposito pigliar copia della robba delli altri, e
mandata paticolarmto in Spagna.

« Vi una Madalena portata in Cielo dalli Angeli,
fatta dal medemo Algardi, che andò in Marsiglia.

« Vn Battesimo del medemo ma ui sono fuori
qualche copia.

« Vi sarebbe quella di Sf Agnese anconcora.

« La Pietà del Michel Angelo che è in S. Pietro
qualificarebbe l'opera con il concetto dell'autore mà
questa pure ne hà di molte copie fuori, è per la
prima sessione, non gli è souenuto alcun altra cosa
aproposito al sr Pietro.

« Quella di S' Agnese e ben composta, ma le fi-
gure sono assai basse, si potrebbero rileuare, ma
troppo ne goderebbe il sr Prinp. Panfilio, onde in
qta determinatue ui uora il giuditio, e l'ordine di V. A.
se sia per importar più una cosa che l'altra.

« Per la Cornice, quella del s1' Card. Barbarino era
di Metallo dorata, mà per questa si concorre in ue-
dere che sia bene di farla tutta d'argento con figure
e pietre di Lapis Lazzaro, come il campo del quadro
se si facesse la Pietà predetta, e 1' ornamto si può
far riccho ad arbitrio.

Quella del Card. Barbarino da rincontri sinhora
hauuti non ariuaua a s 2/m, uolendo inferiore di
questa qualità non si potrà fare cosa del valore or-
dinato da V. A. alla quale quando non bastasse cosa
delle più belle in qt0 genere fatte, bisognarebbe en-
trare in oro, ma l'apparenza non sarebbe tanto grande,
portando, massime era se loro l'accompagnam10 di
gioie, quanto alla cornice, mà la pitura, o il rilieuo
uorà più ricca.
 
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