LO
GUSTAVO F1UZZONI"
basti rammentare per la parte piana le chiese di Mazzano, di Rezzato, di Magnzzano, di Pralboino,
di Orzinovi, di Asola, per quella a monte le cinese dei paesi di Auro, di Salò, di Rodengo, di Pi-
sogne, di Capriolo, e via dicendo.
I.
Fra i luoghi situati sulle falde dei colli che formano gradino in certo modo alle prealpi, va nove-
rato in primo luogo l'umile e campestre villaggio di Paitone. Vi si accede mediante una linea di
Fk». 1". LA MADONNA DI PAITONE.
(Fot 'gnitia Calieri, Brescia).
tram che passa a piò dell'altura, dove sorge ad un chilometro circa dalla stazione, in luogo alquanto
arido e brullo, il piccolo santuario della Madonna.
Varcata la soglia della chiesa, rivolgendo il passo all'altare che le sta di fronte, ti si presenta
subito la pala del Moretto, dopo abbassate la tenda che la ricopre per venerazione all' imagine e che
nello stesso tempo le serve di opportuno riparo (fig. ltt). Davanti al dipinto non può fare a meno di
rimanere impressionato dell' apparizione soave che vi è contenuta chiunque è dotato di sentimenti
gentili e di qualche disposizione a gustare il bello.
Il soggetto del quadro versa infatti intorno ad una pretesa apparizione della Vergine. Il sacer-
dote don Stefano Fenaroli, nel suo Dizionario degli artisti bresciani (Brescia, tip. del l'io Istituto Pa-
voni, a. 1877), là dove tratta del Pomicino, così accenna in riassunto la leggenda d'onde trae la
sua origine l'opera medesima:
GUSTAVO F1UZZONI"
basti rammentare per la parte piana le chiese di Mazzano, di Rezzato, di Magnzzano, di Pralboino,
di Orzinovi, di Asola, per quella a monte le cinese dei paesi di Auro, di Salò, di Rodengo, di Pi-
sogne, di Capriolo, e via dicendo.
I.
Fra i luoghi situati sulle falde dei colli che formano gradino in certo modo alle prealpi, va nove-
rato in primo luogo l'umile e campestre villaggio di Paitone. Vi si accede mediante una linea di
Fk». 1". LA MADONNA DI PAITONE.
(Fot 'gnitia Calieri, Brescia).
tram che passa a piò dell'altura, dove sorge ad un chilometro circa dalla stazione, in luogo alquanto
arido e brullo, il piccolo santuario della Madonna.
Varcata la soglia della chiesa, rivolgendo il passo all'altare che le sta di fronte, ti si presenta
subito la pala del Moretto, dopo abbassate la tenda che la ricopre per venerazione all' imagine e che
nello stesso tempo le serve di opportuno riparo (fig. ltt). Davanti al dipinto non può fare a meno di
rimanere impressionato dell' apparizione soave che vi è contenuta chiunque è dotato di sentimenti
gentili e di qualche disposizione a gustare il bello.
Il soggetto del quadro versa infatti intorno ad una pretesa apparizione della Vergine. Il sacer-
dote don Stefano Fenaroli, nel suo Dizionario degli artisti bresciani (Brescia, tip. del l'io Istituto Pa-
voni, a. 1877), là dove tratta del Pomicino, così accenna in riassunto la leggenda d'onde trae la
sua origine l'opera medesima: