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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. II
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Supino, Igino Benvenuto: Il pergamo di Giovanni Pisano nel duomo di Pisa
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0110

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la sera poco doppo le 22 ore si parti con e sua lavoranti secondo il solito lasciando in una delle
soffitte del tetto il caldarino che molti dicono che era una celata di ferro per attaccarla nella
quale teneva il fuoco che egli adoperava a struggere il piombo per rassettare le rotture della
coperta. E se egli adoperava un caldanuzzo, potette che i carboni che erano in quello a lui fussino
paruti spenti, ma essendovi rimasto calore con alquanto di fuoco non bene avvertito, a poco a poco
di poi tutti si riaccendessino dove essendo e legnami di quel palco e di quelle soffitte tutti di
antichissimo pino e per antichità aridi come esca et da quel caldanuzzo riscaldati facilmente, a
poco a poco si affocarono e finalmente levarono la fiamma. Quelli che dicono che egli non usava

SOSTEGNO CENTRALE

composto dello fcre Grazio eristiane ayffruppate insieme.

caldanuzzo ma una celata di ferro, dicono che uno de sua garzoni la versò e non raccolse bene
tutti e carboni che erano cascati, onde rimastone pur' uno in sul palco della soffitta non bene
spento e non raccolto appiccò il fuoco a que' legnami vecchi e intarlati che riscaldandosi e tutta
via ampliando finalmente come è detto levorno la fiamma. Comunelle la cosa si fussi, quest'ul-
tima mi pare che Fabia più del verisimile. 11 luogo dove rimase il detto fuoco, e dove cominciò
l'incendio fu dalla parte dinanzi della chiesa nella nave del mezzo, sopra alla porta principale et
appiccossi il fuoco alla trave del primo cavalletto che era all'entrare in detta chiesa dalla parte
dinanzi per la detta porta principale. Il fuoco della qual trave appiccandosi ancora al soppalco
dorato e trovando il tutto arido e secco per l'antichità, andava continuamente appigliandosi a
nuova materia e così cresceva tuttavia con maggior forza. Onde alzandosi la fiamma batteva con
le sue lingue la sommità del tetto abbruciando e correnti di quello e non poteva esalar fuori
perchè la coperta del piombo con la sua densità non lasciava svaporare. Onde il fummo aggi-
 
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