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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. IV
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Fasc. V
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Boni, Giacomo: Il leone di San Marco: (bronzo veneziano del milleduecento)
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0349

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IL LEONE m SAN MARCO

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elaborare, ò veramente perfetta; per convincersene basta considerare i muscoli, i tendini e le
vene delle cosce; non v'ha ivi alcuna ostentazione di dottrina anatomica, ma solo quel tanto
che contribuisce alla espressione di un animale simbolico.

Aggrappandomi alle mascelle, e guardando entro alle fauci del leone, ne scorsi tutto l'in-
terno cavo. Le mascelle sono guernite di denti canini e molari d'assai accurata fattura. La pelle
ò increspata e pelosa ai lati della bocca, che, veduta da vicino, cangia affatto quel suo ghigno
grottesco.| Due baffi striati, ma d'un solo pezzo, rappresentano le lunghe setole della specie
felina. Le occhiaie sono fortemente accentuate, le sopracciglia muscolose e rotonde. I bulbi degli
occhi appariscono d'una sostanza vitrea, bianca e pellucida, a faccette triangolari; quello del-
l'occhio destro manda dal fondo riflessi rossastri.

Le vecchie guide non accennano al colori! primitivo degli occhi ; certo bianchi non furono,

——---"—^ :~

CHIMERA ETRUSCA.

perchè avrebbero dato una espressione strana alla tosta del leone, o, come gli attuali, lo avreb-
bero fatto parer cieco. La coroide dei felini, come il crisolito in un poema del milleduecento:

spande fiamme di eolor di fuoco,

o, come il topazio :

lia color d'auro e splendlente lome.

Se negli occhi del leone non stavano tali gemme, potevano esservi incastonate o corniole o cri-
soprasi o altri quarzi gatteggianti; gli occhi potevano anco essere più accesi, e pur non tenere
il bronzo in soggezione, se composti d'uno o più cristalli rossi. 1

I ciuffi della chioma incominciano attorno alle guance e alla mascella inferiore, piccoli ed
uncinati; poi sviluppandosi in ciocche simmetriche, quelle di sotto framezzo a quelle di sopra,
scendono fino al petto e perdonsi a metà del dorso. Ogni ciocca, formata di cinque o sei cor-
doncini, grossi mezzo centimetro, si assottiglia serpeggiando e lascia l'ultima ondulazione solle-
vata in aria, cosicché la criniera è tutta irta di punte.

Le ciocche affusolate e serpeggianti sono caratteristiche delle sculture medioevali ; continaia
di esempi li abbiamo nei leoni e grifi stilofori dei protiri romanici e normanni ; la lupa capi-
tolina ha ciocche uncinate ina non sollevate in aria; irta di punte, anzi di spatole, è la chimera

1 « Dicono che sul tumulo del re Hennia, nell'isola di maro da far fuggire impauriti i pesci; i pescatori stupirono
Cipro, vicino alle tonnare, ci fosse un leone di marmo cogli lungo tempo per tal strana cosa e alla fino cangiarono le
occhi incastonati di smeraldi così raggianti perfino sul gemmenogliocchidelleone ». (I'uNi^y/.A^XXXVlI, 17).
 
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