LAVORI D'INTAGLIO E TARSIA NEI SECOLI XV E XVI A REQ.'ìIO EMILIA
329
Il coro, composto di sessantatrè stalli, distribuiti in due ordini e con un giro di panche
dinanzi, colla ricchezza de' suoi fogliami, coi mille intagli elegantissimi dei bracciali e nello
sfondo degli specchi le svariate vedute a tarsia, presenta veramente un magnifico colpo d'occhio.
Il motivo prescelto degli intarsi negli stalli maggiori è la veduta prospettica di fabbricati. Sono
chiese, torri, monumenti che, intramezzati da paesaggi, si succedono: qua e là accrescono la
varietà dei soggetti alcune austere figure di Santi. Altri lavori di tarsia con fregi sono nella parte
inferiore degli stalli maggiori: gli specchi degli stalli del secondo ordine mostrano animali e
fregi disposti con grande varietà. I bracciali sono ricchi di fogliami e colonnette ottagonali e
SI ALI.I DEL cono DELLA CATTEDRALE.
qua e là qualche grifo dalle fauci aperte. Le panche innanzi agli stalli son sostenute da fogliami
e colonnette a spirale,
L'ultimo stallo del secondo ordine a sinistra porta scritto:
X.STQPHOEUS ET IOSEPH
FILIUS VENETI DE CREMONA
FACIEBANT ANNO MDXLVI.
Alla fine del lavoro fu dato l'incarico al pittore Giovanni Giarola di dipinger allo stallo
ilrl Reverendissimo e di fregiarlo di dorature; la comunità gli diede a questo scopo cinque pezzi
d'oro tino.
\] per completare l'argomento ricorderò un altro lavoro che si conserva nella stessa basi-
lica, il quale, sebbene costrutto in epoca avanzata, per l'arte buona e concila con cui è staio
lavorato, mi par meritevoli» di menzione. K questo il pulpito di Nicola Sanpolo, scultore e intar-
siatore reggiano della seconda metà del xvi secolo. A Reggio restano di lui parecchie opere;
e forse alcune, che la tradizione e la leggera affermazione del Tiraboschi attribuiscono ad altri,
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Il coro, composto di sessantatrè stalli, distribuiti in due ordini e con un giro di panche
dinanzi, colla ricchezza de' suoi fogliami, coi mille intagli elegantissimi dei bracciali e nello
sfondo degli specchi le svariate vedute a tarsia, presenta veramente un magnifico colpo d'occhio.
Il motivo prescelto degli intarsi negli stalli maggiori è la veduta prospettica di fabbricati. Sono
chiese, torri, monumenti che, intramezzati da paesaggi, si succedono: qua e là accrescono la
varietà dei soggetti alcune austere figure di Santi. Altri lavori di tarsia con fregi sono nella parte
inferiore degli stalli maggiori: gli specchi degli stalli del secondo ordine mostrano animali e
fregi disposti con grande varietà. I bracciali sono ricchi di fogliami e colonnette ottagonali e
SI ALI.I DEL cono DELLA CATTEDRALE.
qua e là qualche grifo dalle fauci aperte. Le panche innanzi agli stalli son sostenute da fogliami
e colonnette a spirale,
L'ultimo stallo del secondo ordine a sinistra porta scritto:
X.STQPHOEUS ET IOSEPH
FILIUS VENETI DE CREMONA
FACIEBANT ANNO MDXLVI.
Alla fine del lavoro fu dato l'incarico al pittore Giovanni Giarola di dipinger allo stallo
ilrl Reverendissimo e di fregiarlo di dorature; la comunità gli diede a questo scopo cinque pezzi
d'oro tino.
\] per completare l'argomento ricorderò un altro lavoro che si conserva nella stessa basi-
lica, il quale, sebbene costrutto in epoca avanzata, per l'arte buona e concila con cui è staio
lavorato, mi par meritevoli» di menzione. K questo il pulpito di Nicola Sanpolo, scultore e intar-
siatore reggiano della seconda metà del xvi secolo. A Reggio restano di lui parecchie opere;
e forse alcune, che la tradizione e la leggera affermazione del Tiraboschi attribuiscono ad altri,