MISCELLANEA
Notizie di restauri e monumenti:
Per il palazzo ex-ducale di Venezia si sono
stabiliti vari provvedimenti, cioè : La miglior siste-
mazione della coperta plumbea, in quel tratto che
protegge il muro, su cui sta il quadro del Tinto-
retto raffigurante il Paradiso. Si è approvato il pro-
getto dei lavori occorrenti per sopprimere l'attuale
rialzo d' un gradino e ripristinare, secondo le tracce
superstiti, i locali limitrofi alle grandi rive d'ap-
prodo. Finalmente è stata pure accettata la perizia
addizionale dei lavori di restauro alle logge interne
del cortile.
*
# *
Per incoraggiamento a lavori di riparazione in
monumenti, il Ministero ha concesso alcuni sussidi
o concorsi di spesa, e cioè: Per la chiesa di San
Salvatore in Foligno, edificio che serba integra la
facciata originaria. Per il campanile monumentale
della chiesa di San Donato, in Genova. Per il
prospetto e l'atrio della chiesa di San Michele, in
Cagliari. Per la chiesa di San Vitale, in Arena,
dove verrà scoperta e restaurata la cripta. Per la
chiesa di Sant'Anastasio, in Lucca, la cui facciata
conserva integro il tipo architettonico del xm se-
colo; vi si chiuderanno le due finestre rettangolari
nel fianco sinistro, e si apriranno invece le tre fi-
nestre feritoje dell'abside.
#
I principali lavori di restauri nelle chiese in
quest'ultimo bimestre sono stati :
Formazione d'intercapedine lungo tutta la fac-
ciata settentrionale della cappella e della contigua
sacrestia; la ripassatura dello stillicidio della fac-
ciata stessa e di alcune parti delle altre ; il cambio
di alcune travature sciupate; il riordinamento del
tetto: nella cappella dedicata a San Pietro Mar-
tire, nella Basilica di Sant'Eustorgio, a Milano.
I due anelli di ferro che fasciano due colonne
della navata del duomo di Forcello, corrosi dalla
salsedine marina, vengono sostituiti da altrettanti
anelli di rame.
Si è cominciato il restauro della facciata del
duomo di Modena, curando che non si rinnovi il
pietrame antico per rimediare alle corrosioni super-
ficiali. Anche la tettoia della chiesa monumentale
di San Giovanni, presso Pietrasanta, è stata ripa-
rata. La parte superiore della torre annessa alla
chiesa di San Maurizio, in Milano, è stata oppor-
tunamente consolidata. Altri lavori di riparazioni
furono eseguiti nella Basilica di Agliate, e in quella
di San Giovanni, in Monza, per la cappella della
Regina Teodolinda, in cui è la corona ferrea, per
la quale si sta costruendo la cassa forte.
La cupola di Santa Maria delle Grazie, detta
del Calcinajo, presso Cortona, oltre a non poche
macchie di umidità, ha cretti assai lunghi, che
rivelano una costruzione poco solida e regolare.
Alcune altre parti architettoniche di quell'edificio
sono gravemente deperite. Si è perciò messo mano
alle urgenti opere di riparazione. La chiesa verrà
munita di parafulmini.
In una parte della facciata della chiesa di San
Pietro, in Ancona, erasi manifestato un rigonfia-
mento che si estendeva verticalmente dallo zoccolo
fino al fregio a fogliami, coincidente con l'imposta
dell'arco della porta, ed orizzontalmente per quat-
tro metri. In alcuni punti lo strapiombo giungeva
a venticinque centimetri. Arsitati con diligenza i
I muri e le volte del tempio, non vi si trovarono
Notizie di restauri e monumenti:
Per il palazzo ex-ducale di Venezia si sono
stabiliti vari provvedimenti, cioè : La miglior siste-
mazione della coperta plumbea, in quel tratto che
protegge il muro, su cui sta il quadro del Tinto-
retto raffigurante il Paradiso. Si è approvato il pro-
getto dei lavori occorrenti per sopprimere l'attuale
rialzo d' un gradino e ripristinare, secondo le tracce
superstiti, i locali limitrofi alle grandi rive d'ap-
prodo. Finalmente è stata pure accettata la perizia
addizionale dei lavori di restauro alle logge interne
del cortile.
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Per incoraggiamento a lavori di riparazione in
monumenti, il Ministero ha concesso alcuni sussidi
o concorsi di spesa, e cioè: Per la chiesa di San
Salvatore in Foligno, edificio che serba integra la
facciata originaria. Per il campanile monumentale
della chiesa di San Donato, in Genova. Per il
prospetto e l'atrio della chiesa di San Michele, in
Cagliari. Per la chiesa di San Vitale, in Arena,
dove verrà scoperta e restaurata la cripta. Per la
chiesa di Sant'Anastasio, in Lucca, la cui facciata
conserva integro il tipo architettonico del xm se-
colo; vi si chiuderanno le due finestre rettangolari
nel fianco sinistro, e si apriranno invece le tre fi-
nestre feritoje dell'abside.
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I principali lavori di restauri nelle chiese in
quest'ultimo bimestre sono stati :
Formazione d'intercapedine lungo tutta la fac-
ciata settentrionale della cappella e della contigua
sacrestia; la ripassatura dello stillicidio della fac-
ciata stessa e di alcune parti delle altre ; il cambio
di alcune travature sciupate; il riordinamento del
tetto: nella cappella dedicata a San Pietro Mar-
tire, nella Basilica di Sant'Eustorgio, a Milano.
I due anelli di ferro che fasciano due colonne
della navata del duomo di Forcello, corrosi dalla
salsedine marina, vengono sostituiti da altrettanti
anelli di rame.
Si è cominciato il restauro della facciata del
duomo di Modena, curando che non si rinnovi il
pietrame antico per rimediare alle corrosioni super-
ficiali. Anche la tettoia della chiesa monumentale
di San Giovanni, presso Pietrasanta, è stata ripa-
rata. La parte superiore della torre annessa alla
chiesa di San Maurizio, in Milano, è stata oppor-
tunamente consolidata. Altri lavori di riparazioni
furono eseguiti nella Basilica di Agliate, e in quella
di San Giovanni, in Monza, per la cappella della
Regina Teodolinda, in cui è la corona ferrea, per
la quale si sta costruendo la cassa forte.
La cupola di Santa Maria delle Grazie, detta
del Calcinajo, presso Cortona, oltre a non poche
macchie di umidità, ha cretti assai lunghi, che
rivelano una costruzione poco solida e regolare.
Alcune altre parti architettoniche di quell'edificio
sono gravemente deperite. Si è perciò messo mano
alle urgenti opere di riparazione. La chiesa verrà
munita di parafulmini.
In una parte della facciata della chiesa di San
Pietro, in Ancona, erasi manifestato un rigonfia-
mento che si estendeva verticalmente dallo zoccolo
fino al fregio a fogliami, coincidente con l'imposta
dell'arco della porta, ed orizzontalmente per quat-
tro metri. In alcuni punti lo strapiombo giungeva
a venticinque centimetri. Arsitati con diligenza i
I muri e le volte del tempio, non vi si trovarono