MISCELLANEA
Studio di ricomposizione del monumento
Birago di San Francesco Grande in Milano. -
C. von Fabriczy nel Repertorium fiir Kunstwissen-
schaft (voi. XV, fase. 6, pag. 551-54 e XVI, fase. 1-2,
pag. 149-150), rendendo conto degli studi fin qui
iniziati per la ricostituzione del monumento Birago,
di Agostino Busti, che già sorgeva in San Francesco
Grande di Milano, 1 manifestava il desiderio venisse
pubblicato uno schizzo grafico di quella sepoltura
che permettesse di rendersi conto, almeno appros-
simativamente, dell'insieme del monumento.
Un' egual richiesta di rappresentazione grafica
di quella complessa opera d'arte veniva espressa
nella chiusa di un resoconto della Nuora Antologia
del 1" febbraio 1893, e poiché il materiale che co-
stituiva quel prezioso monumento può dirsi ora
rinvenuto tutto quanto, si presenta infatti per se
giustificata quella domanda, e vai la pena di abboz-
zare almeno nelle sue linee generali quel che po-
teva essere originariamente il distrutto Monumento.
E, innanzi tutto, facendo precedere un breve
inventario del materiale artistico pertinente allo
scomparso sarcofago Birago, abbiamo di esso:
La Vergine coi Bambino, con piedistallo a fio-
rami adorno della testa di Medusa, della villa
Taccioli-Litta-Modignani, di Varese.
La statua di San Giovanni, che sormonta i resti
del monumento Birago nella cappella gentilizia
Borromeo all'Isola Bella.
La statua di San Gerolamo, in un locale a ter-
reno della villa Borromeo all'Isola Bella.
Varca od urna funebre con fregi ad altorilievo
1 Veggansi il giornale La Perseveranza del 29 e
30 agosto 1891; i fascicoli 1° e 15 aprile 1892 della
Rivista Natura ed Arte; il Supplemento alla Perseve-
ranza del 14 giugno 1892 ; il Politeci!ico del 15 luglio 1892
e il IV fase. dell'Archivio Storico Lombardo, anno 1892.
di aquile reggenti encarpi o festoni di fiori e di
frutta, nella cappella gentilizia Borromeo.
Basamento anteriore su cui poggiano le zampe
di leone dell'urna, con fregio ad aquilette e festoni,
nel museo della villa Sormani-Busca di Castellazzo.
Pultini su modiglioni, ora all'Isola Bella, fian-
cheggianti pilastrini collo stemma Birago e la la-
pide funeraria oggidì perduti.
Cinque bassorilievi, coi soggetti di :
Gesù nell'orto degli olivi:
Gesù davanti a Caifas;
Gesù dileggiato alla colonna;
Cristo che incontra le pie donno:
La Crocifissione ;
dell'altezza di circa 50 centimetri, distribuiti a
foggia di basamento sotto l'urna nella cappella
gentilizia Borromeo dell'Isola Bella.
Quattro bassorilievi, coi soggetti di:
Cristo incoronato di spine;
Gesù presentato al popolo;
Gesù che cade sotto la croce;
Gesù spogliato delle vesti;
dell'altezza di centimetri 39, ora nella Biblioteca
Ambrosiana.
Tre bassorilievi, coi soggetti di:
Gesù dinnanzi a Pilato;
Il defunto presentato alla Vergine;
l santi Sebastiano, Lorenzo, ecc.;
dell'altezza di centimetri 39, ora nella cappella
gentilizia del Castello di Belgiojoso.
Un bassorilievo, con candelabretti laterali, col
soggetto :
Pilato che si lava le mani;
ora nel Museo della Certosa di Pavia (altezza cen-
timetri 39).
Un bassorilievo, con candelabretti laterali, col
soggetto:
Studio di ricomposizione del monumento
Birago di San Francesco Grande in Milano. -
C. von Fabriczy nel Repertorium fiir Kunstwissen-
schaft (voi. XV, fase. 6, pag. 551-54 e XVI, fase. 1-2,
pag. 149-150), rendendo conto degli studi fin qui
iniziati per la ricostituzione del monumento Birago,
di Agostino Busti, che già sorgeva in San Francesco
Grande di Milano, 1 manifestava il desiderio venisse
pubblicato uno schizzo grafico di quella sepoltura
che permettesse di rendersi conto, almeno appros-
simativamente, dell'insieme del monumento.
Un' egual richiesta di rappresentazione grafica
di quella complessa opera d'arte veniva espressa
nella chiusa di un resoconto della Nuora Antologia
del 1" febbraio 1893, e poiché il materiale che co-
stituiva quel prezioso monumento può dirsi ora
rinvenuto tutto quanto, si presenta infatti per se
giustificata quella domanda, e vai la pena di abboz-
zare almeno nelle sue linee generali quel che po-
teva essere originariamente il distrutto Monumento.
E, innanzi tutto, facendo precedere un breve
inventario del materiale artistico pertinente allo
scomparso sarcofago Birago, abbiamo di esso:
La Vergine coi Bambino, con piedistallo a fio-
rami adorno della testa di Medusa, della villa
Taccioli-Litta-Modignani, di Varese.
La statua di San Giovanni, che sormonta i resti
del monumento Birago nella cappella gentilizia
Borromeo all'Isola Bella.
La statua di San Gerolamo, in un locale a ter-
reno della villa Borromeo all'Isola Bella.
Varca od urna funebre con fregi ad altorilievo
1 Veggansi il giornale La Perseveranza del 29 e
30 agosto 1891; i fascicoli 1° e 15 aprile 1892 della
Rivista Natura ed Arte; il Supplemento alla Perseve-
ranza del 14 giugno 1892 ; il Politeci!ico del 15 luglio 1892
e il IV fase. dell'Archivio Storico Lombardo, anno 1892.
di aquile reggenti encarpi o festoni di fiori e di
frutta, nella cappella gentilizia Borromeo.
Basamento anteriore su cui poggiano le zampe
di leone dell'urna, con fregio ad aquilette e festoni,
nel museo della villa Sormani-Busca di Castellazzo.
Pultini su modiglioni, ora all'Isola Bella, fian-
cheggianti pilastrini collo stemma Birago e la la-
pide funeraria oggidì perduti.
Cinque bassorilievi, coi soggetti di :
Gesù nell'orto degli olivi:
Gesù davanti a Caifas;
Gesù dileggiato alla colonna;
Cristo che incontra le pie donno:
La Crocifissione ;
dell'altezza di circa 50 centimetri, distribuiti a
foggia di basamento sotto l'urna nella cappella
gentilizia Borromeo dell'Isola Bella.
Quattro bassorilievi, coi soggetti di:
Cristo incoronato di spine;
Gesù presentato al popolo;
Gesù che cade sotto la croce;
Gesù spogliato delle vesti;
dell'altezza di centimetri 39, ora nella Biblioteca
Ambrosiana.
Tre bassorilievi, coi soggetti di:
Gesù dinnanzi a Pilato;
Il defunto presentato alla Vergine;
l santi Sebastiano, Lorenzo, ecc.;
dell'altezza di centimetri 39, ora nella cappella
gentilizia del Castello di Belgiojoso.
Un bassorilievo, con candelabretti laterali, col
soggetto :
Pilato che si lava le mani;
ora nel Museo della Certosa di Pavia (altezza cen-
timetri 39).
Un bassorilievo, con candelabretti laterali, col
soggetto: