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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. VI
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Gianuizzi, Pietro: Giorgio da Sebenico: architetto e scultore vissuto nel secolo XV
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0465

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■122

PIETRO GIANUIZZI

demnamus dictos Sindicos operarios et fratres diete ecclesie sancii francisci sive sancte marie
maioris addandum (sic) soluendum et numerandum dieta magistro georgio residuimi sexcentum
sexaginta ducatorum aurj 1 eidem magistro georgio promissorum per dictos sindicos et fratres
dictis nominibus secundum formam et tenorem dicti Instrumenti promissorum et pactorum. Item
dicimus sottentiamus pronuntiamus laudamus declaramus et condemnamus dietimi magistrum
georgiani ad expediendum dietimi laborerium diete porte 2 et addandum (sic) et restituendum dictis

1 A rassicurarsi che la mercede data a Giorgio
per questo lavoro non fu superiore ai .seicento ses-
santa ducati d'oro qui indicati, basta osservare i
prezzi da esso Giorgio pattuiti tanto per la facciata
della Loggia de' Mercanti, quanto per la porta della
chiesa di Sant'Agostino, intraprese nella stessa An-
cona, checche ne abbiano scritto il Bernabei ed il
Ricci, i quali col medesimo lavoro confusero anche
quello della gradinata fattagli dinanzi e fors'anche
il costo delle pietre acquistate per comporla. Pia-
centi qui riportare i relativi brani di ambedue i
cronisti :

" Verum (così il Bernabei, cap. 24) nel millequat-
trocentocinquantacinque governanti li reverendi Pa-
tri et in Sacra Theologia Maestri Mastro Giovanni
de Rogieri et mastro Giovanni Bigozzetti cittadini
anconetani, la predicta chiesa [di San Francesco delle
Scale, o di S.ta Maria Maggiore] fu ornata della de-
gnissima porta composta de pietre vive con fogliami
et imagine belle (cioè : di San Francesco d'Assisi, rap-
presentato ad alto rilievo sopra dell'architrave in atto di
ricevere le stimmate; di Sant'Antonio di Padova, di
Santa Chiara, di San Bonaventura, di S. Ludovico
da Tolosa, di S. Bernardino da Siena, in slatue poste a
due a due l'ima sotto l'altra nelle nicchie dei pilastri
laterali, le prime a destra del riguardante, le altre a
sinistra; non che di venti teste di personaggi ideali o
veri, fra cui par si ravvisino le sembianze di Dante,
del Petrarca e della sua Laura, del Boccaccio e non so
di qual altro o altra celebre situate lungo la sua ri-
quadratura) come se vede al presente. Fu composta
dieta porta per Mastro Giorgio da Sibinicho dignis-
simo Maestro di tal mestieri. Pò dispeso in essa et
scalini retondi li sta denanti ducati de oro mille
septecento vel circa secondo ho avuto notitia da
fra Domenecho et fra Stefano al presente Rectori
de essa chiesa et cittadini de Anchona, li quali lau-
dabilmente se portano nel dicto governo. „

" Ma nell' anno 1455 (così il Ferretti, Lib. 9,
ce. 207 e 208) la Chiesa di S. Francesco delle Scale
in Ancona di cui facemmo di sopra mentione men-
tre era Governatori delli predetti R.<H Padri in sacra
Teologia Dottori M. Giovanni Bigozzetti e M. Gio-
vanni de Rugero Cittadini Anconitani fu adornata
della nobile e dig."11 porta composta di marmi pre-
cioss.' (sic, per preziosissiynì) d'intorno con le teste
di Profeti ed Apostoli riccamente intag.liate (il Ber-
nabei ha ommesso questo dettaglio) con forami (o

fiorami?) et statue in conci nobili et belli, si come
sinora si vede il tutto conservato con molta custo-
dia et cura. Fu l'Architetto di questa porta e fac-
ciata (della facciata non già) il med° sud0 M° Gior-
gio di Sebenico huomo molto pratico et dingegno
et ad essequire cui magnifica et Religiosa opera
fatta per legato de una Donna Margarella. Uno de
Commissarii deputati fu il nobile huomo M. Ant.
(Antonio) Ferretti il A^ecchio, si come io o veduto
nelle scritture antiche di quel tempo doue è anco
notato come fu speso in quella porta e nelli sca-
glioni o scalimi posti in giro che le stanno dinanzi
intorno a (sic, per due mila) ducati alla quale pia
et generosa opera nò manco di contribuire in buona
parte supplimento il liberale e religioso Pub.00 An-
con.° che così anco ne lasciarono memoria li P. F.
Domenico et Stefano poco dopo Rettori di quella
Chiesa e Città di Ancona i quali lodeuolm.t0 portati
se (sic) nel d° offìtio tennero particolare raffronto
di quel computo di spesa si come dalli loro libri
se ne a auta poi come dissi particolare cognit.ne
(cognitione) et notitia. „

V'è chi ha creduto che Fra Giovanni de Rugero
o Rugieri fosse quel Fra Giovanni appartenente alla
nobil famiglia Fatati che dal 1464 al 1467 tenne la
carica di Procurator Generale dell' Ordine de' Conven-
tuali e che morì durante questo secondo anno in
San Francesco delle Scale, assistito dal proprio fra-
tello Beato Antonio vescovo di Ancona. Se il detto
Fra Giovanni realmente fu fratello del B. Antonio
Fatati non potè essergli germano, perchè del B. An-
tonio non fu padre un Ruggiero ma un Simone.

2 Ho notato altrove più addietro che nell'anno
1455 la porta della chiesa di San Francesco delle
scale di Ancona non poteva essere stata compita
dal suo artefice: e ciò vien pienamente confermato
da questo tratto di dispositiva. Per difendere adun-
que in qualche modo da errore il Bernabei, che
scrisse: nel millequattrocentocinquantacinque la predecta
chiesa fò ornata de la degnissima porta e il Ferretti
che ciò ripetè, occorrerebbe supporre che tra le pa-
role fò ed ornata del primo, cui l'altro quasi copiò,
inavvedutamente, si ommettessero queste o altre si-
mili : ordinato che fosse ; colle quali, per quanto io
penso, avrebbe indicata esattamente la vera data
dell' istromento di allogagione di tale opera indarno
da me ricercato ; oppure che, sebbene non finita, si
cominciasse a porre in opera fin dall'anno surripetuto.
 
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