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Archivio storico dell'arte — 7.1894

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Fasc. VI
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Gianuizzi, Pietro: Giorgio da Sebenico: architetto e scultore vissuto nel secolo XV
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https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0495

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452

PIETRO GIANUIZZI

vite, prout designatimi est In quodam alio designo Certo. 1 ut sequitur ad Cornicem: Que nunc
est posita Importa Importa (sic) : et super dictam vitem, sequendo usque ad Cornicem diete porte,
ponendo foleam2 cum suo pileri:8 prò vt designatimi est In designo: Item ponere Inter Co-
lumnam et pilastrum porte In ilio (sic), vachuo (sic) lapillos Coloris Rubei, uel nigri ad pla-
citum dictorum fratrum et commissariorum lissi 4 (sic) Latitudinis Vnius palmi ìwminis Com-
munis 5 apud dictam portam usque ad Cornicem super portam a pede primi pileri:6 Super
Columnas vero facere duas figuras Magnitudinis et latitudinis provt sunt Initiate per dictam
Magistrum Georgium1 et super secundam figuram facere vnum pilerium lapideum: prò ut de-
signatum est In dicto designio (sic) ponendo pilerium factum ad presens Imprimo Pilerio: et
secundum pilerium fadendo de nono prò vt designatimi In designo :8 et ponere supra Archimi
diete porte figuras Virginis Marie: et angeli annuntiantis perfectas finiendo eas:9 et super Cor-
nicem que erit posita super dictas figuras annuntiationis, vnam Cornicem que fuit facta per
dietimi Magistrum Ceorgium:10 et super dictam Cornicem Litteras epitaphij descriptas in dicto
designo 11 et super dictas litteras Vnum bastonem Cum duobus (sic) foleis designatimi In dicto
designo 12 et super dietimi bastonem ponere figuram Beati Augustini cum pauigliono:13 et duobus

1 Se la parola Vite si volle qui usata in senso
proprio, gli artisti che, col presente contratto, s'as-
sunsero l'obbligo di seguire il disegno di Giorgio da
Sebenico, non vi s'attennero fedelmente nè in questo
nè in altri dettagli qui appresso specificati. E difatti,
quanto a questo della Vite, s'osserva clie in sua vece
eseguirono delle candeliere sul pretto stile del Ri-
nascimento.

2 Per foleam qui s' è voluto dare ad intendere
quelle parti del cornicione a fogliame aventi nel
mezzo una testina umana, situate tra 1' abaco dei
capitelli delle piuttosto tozze colonne a striatura e
bastoncini e gli zoccoli o soppedanei delle due statue
collocate sui fianchi dell' arco.

3 Colla parola pileri, ablativo di pileris, come
meglio si vedrà in seguito, s' è inteso indicare ta-
bernacolo.

4 Lissi, ossia liscio o pulimentato, è stato accor-
dato stranamente con il sustantivo coloris, anziché,
come si sarebbe dovuto, con 1' altro sustantivo la-
pillos. Di marmi colorati, nè dietro le colonne, nè
altrove vedesi avanzo, anzi sembra che mai vi sieno
stati.

5 Le parole Latitudinis, ecc. si riferiscono a la-
pillos.

G Pileri sarebbe genitivo di Pilerus o Pilerum e
non di Pilerium, come si legge dopo, o di Pileris,
come s'è osservato prima.

7 Queste due figure iniziate da maestro Giorgio,
rappresentano Santa Monica, madre di Sant' Ago-
stino, e San Nicola da Tolentino, frate del suo Or-
dine. L'una, che sta a sinistra del riguardante, ha
un rotolo di pergamena spiegato fra le mani; l'altra,
che è a destra, mostra il sole sul petto e un libro
aperto con la man dritta.

8 Ecco per tre volte la parola Pilerium adoperata
in caso accusativo ed una in ablativo. Ma quale è
il Pilerium che era già fatto, e perciò detto primum,

e quale l'altro che restava a fare, detto secundum?
Parrebbe doversi credere il primo, quello ov' è la
statua di Santa Monica; ma potrebbe pur darsi
il contrario, poiché quello, ov' è San Nicola, sta
sulla destra dell'osservatore ed ha vicino la figura
della Vergine Annunziata. I pilieri o tabernacoli di
questa porta, fino alla cornice, mi sembrano simi-
lissimi per disegno a quelli del monumento di Paola
Bianca Malatesta, lavorato nel 1413 da maestro Fi-
lippo, tagliapietra da Venezia.

9 Parrebbe dall' espressione qui usata dall'At-
tuario, che le figure della Vergine, la quale è rap-
presentata seduta innanzi ad un leggio su cui posa
un libro aperto, e dell'Angelo che le sta dinanzi
inginocchiato, colle mani cancellate sul petto ed
ha presso il mistico giglio, dal fiore verso di lei
alquanto inclinato, fossero già state abbozzate da
Giorgio. Tra mezzo ad esse, entro un circolo, è lo
Spirito Santo in forma di colomba volante verso la
Vergine. L'arco sopra il quale veggonsi scolpite
queste figure panni somigliantissimo a quello in-
feriore dell' edificio chiamato in Venezia Arco Fo-
scari.

10 Tale cornice è decorata con dentelli.

11 Epitaphium qui non è in senso d'iscrizione fu-
neraria, come sarebbe nel significato suo proprio,
ma semplicemente d'iscrizione, la quale è questa:
NL EXCEPTO IIIX TIBI VNO EVIT SIMILIS
IVENCTVS (sic).

12 Di questo bastone cum duobus foleis, cioè a
doppia lista di foglie, disegnato da Giorgio, non v'è
traccia nella esecuzione, la quale presenta invece
uno zoccolo perfettamente liscio, con un semplice
listello piatto sporgente lungo la sua cima.

13 Cioè: sotto un padiglione di forma schiettamente
veneziana, più d'uno de' quali si vede inciso nel-
l'opera di Pietro Selvatico, qui dietro altra volta
citata. Detto padiglione, come pur la figura mitrata
 
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