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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Maggiora-Vergano, E.; Fabretti, Ariodante: Coppa di vetro di Refrancore
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0110

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102

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

Questa coppa, di cui porgo il disegno nella Tav. V
n. i, misura nell'orlo il diametro di om,ogo, ed ha la to-
tale altezza di om,o6o : il suo orlo è dritto e liscio, poscia
restringendosi di alcun millimetro ha una prima fascia,
entro cui corrono in senso opposto due tralci di vite e
due tralci di edera (Tav. V n. 2), i quali partendo dalle
anse convergono verso due cartelle securiclate che stanno
ad angolo retto rispettivamente alle anse. La seconda fascia
è formata da 76 scanalature tronche in base dal secondo
cordone, da cui si svolge una elegantissima gola diritta,
a cui forma dado l'altezza del fondo, entro cui sono cin-
que cordoni circolari concentrici : la gola è ornata da un
rilievo reticolato, e l'ansa che rimane è semplice e di
forma elittica irregolare.
Il nome di questo artefice non^è nuovo agli archeo-
logi; e già il Cavedoni fin dall'anno 1842 teneva parola
di una consìmile tazza del colore dell'ambra, che, trovata
in Bagnolo nel Bresciano, venne da prima deposta nel
musèo del Cataio (1), riferendone la iscrizione €N IMI CON
enOIHC€N MNH0H O ATOPAZNCO. Poscia la descriveva
dandone il disegno negli Annali dell' Istituto di corrispon-
denza archeologica (2), e nello stesso tempo avvertiva che
in Borgo-san-Donnino erasi rinvenuto un frammento di
altra consimile coppa di vetro bianco-opale colla sola ta-
bella eiMNICON CnOIHCÉN. Ed infine nel toccare delle cose
più preziose nel museo di Modena conservate, nuovamente
rammentava la coppa di Bagnolo (3).
(1) Indicazione dei principali monumenti antichi del r. Museo Estense
del Cataio (Modena 1842), pag. a.
(2) Ann. 1844 (Roma 184^), pag. 161.
(3) Dell'origine ed incrementi dell'odierno r. Museo Estense. (Mo-
dena 1846). Veggasi ancora Bortolotti, Spicilegio Epigrafico Modenese
nel voi. XVI delle Memorie della r. Accademia di Sciente, Lettere
ed Arti, pag. 324.
 
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