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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 1.1875

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Vayra, Pietro: Avanzi di antichi castelli e di antichi monasteri raccolti nel Museo Civico di Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0362

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AVANZI DI ANTICHI CASTELLI E DI ANTICHI MONASTERI 34I

scorrere più piacevolmente in cerca dello stemma che
si assomigli al nostro.
Incominciamo dalle monete di Carlo V il saggio, Del-
fino, 1349-1364, poi Re-Delfino, 1364-1380, le armi che esse
ci presentano sono: due gigli • in palo e due delfini in
fascia; inquartato al 1° e 4° un delfino, al 20 e 30 un
giglio, ovvero al i° e 40 un giglio, al 20 e 30 un delfino (1).
Passiamo a Carlo VI Re-Delfino, 1380-1409 ; le sue
monete ci offrono gli stemmi seguenti ; inquartato al 1" una
corona, al 40 un delfino, al 2° e 30 un giglio; inquartato
al i° e 40 un giglio al 20 e 30 un delfino; lo stesso coi
gigli e coi delfini moventi dal campo; finalmente, inquar-
tato al i° e 40 sparso di Francia, al 2" e 30 un delfino.
Non vi è ancora il nostro stemma; passiamo a Lodo-
vico figlio primogenito di Francia, Delfino, dal 1409 al
14.15; scudo a rombo inquartato al i° e 40 un giglio, al 20
e 30 un delfino e inquartato al i° e 40, un delfino, al 20 e
3° un giglio.
Procediamo ancor oltre. Il Delfino Giovanni, 1415-1416,
ci si presenta con uno scudo quadrato contenente quattro
cerchietti, di cui il i° e 40 ornati d'un giglio, il 20 e 30
d'un delfino.
Nelle monete di Carlo VII, Delfino, 1417-1422, poi Re-
Delfino, 1422-1440, vediamo un altro scudo a rombo;
inquartato al i° c 40 d'un giglio, al 20 e 30 d'un del-
fino; e inquartato di Francia e di Delfinato. Ecco final-
mente il nostro stemma che troviamo anche ripetuto co-
stantemente in tutte le monete di Luigi XI, Delfino, dal
.1440 al 1456, senza che neppur una presenti l'eccezione
di altro stemma.

(1) Attingo alla bell'opera di H. Morin, Numismatique Féodale du
Dauphiné, Paris 1854.
 
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