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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

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Claretta, Gaudenzio: I marmi scritti di Torino e Suburbio dai bassi tempi alla metà del secolo XVIII, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0074

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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

signori di Bussolino, socio del collegio di leggi dell' Uni-
versità di Torino (i), di S. Bernardo, costrutta dal consi-
gliere di Stato Manfredo Goveano, e del Crocefisso, patro-
nato dei Delfini e S. Martino di Castelnovo, poi dei Morozzo.

La chiesa di S. Andrea, per bolle del 15 giugno 1604,
venne eretta in commenda dell'Ordine Mauriziano. Ne di-
pinsero la volta Mattia Bertoloni veneziano e Felice Biella
allievo di Giuseppe Galli Bibiena. La cappella della V. Con-
solatrice, che si edificò sul fianco settentrionale di essa chiesa
di S. Andrea, fu poi aggiunta nel 1682; e variata mentre
già era quasi al termine , ne venne indi ripigliata la fab-
bricazione, che fu compiuta nel 1700. E siccome non cor-
rispondeva all' effetto il sito dov' erasi collocata la sacra
immagine, così Vittorio Amedeo II in gratitudine della vit-
toria ottenuta nel famoso assedio di Torino del 1706, ampliò
il presbitero di essa cappella, e fece costrurre sui disegni
del Juvara l'altare maggiore. Il dipinto a fresco del catino
sopra questo altare con una corona d'angeli, putti e che-
rubini è del Galliari. La cupola fu dipinta a fresco da
Giambattista Alberoni modenese e da Giambattista Crosato
veneziano. Fu nel 1714 che M. V. Consolatrice venne per
decreto dell'Amministrazione decurionale dichiarata patrona
di Torino. Chiesa e Santuario poi hanno altresì dipinti del
Caccia, del Cervetti, del Beaumont, Milocco, Pozzi, ecc.

Ma veniamo, che oramai n'è tempo, alle epigrafi, delle
quali alcune subirono trasposizioni recenti.

Nella chiesa di S. Andrea, sulle pareti laterali della cap-
pella del Crocefisso hannosi due iscrizioni, di cui la seguente
a comu epistolae, fu innalzata al conte Filippo Maria
Morozzo quintogenito del colonnello Gian Antonio e di
Anna Avenati, che dopo aver servito nell'Apennino ligure

(i) Cesare della stessa famiglia apparteneva pure a quel collegio.
 
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