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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

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Bassi, Domenico: Di una statuetta del sonno che si conserva nel Regio Museo Torinese di Archeologia e del suo mito nell'antichità
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0204

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10,8 ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

in parecchie iscrizioni riferite dall'Orelli (i), e nel mede-
simo tempo abbia voluto alludere alla stretta affinità del
Sonno e della Morte, tanto più che le immagini di questa
e di quello insieme, amendue colla face, ricorrono in
alcuni bassorilievi. Nella maggior parte dei casi ha la
face il placido Nume, allorché ci si mostra sotto le sem-
bianze di un fanciullo dormiente coricato e nei monu-
menti, in cui lo vediamo in simile posizione, quella gli
posa vicino, per lo più alla sinistra; e la tiene pure, ma
colla mano destra o lungo il braccio destro quando, anche
in attitudine di divinità passiva, oppresso dal sonno, col
capo chino e per grave sonnolenza cascante , egli ha
l'aspetto di un giovane sul fiore degli anni. In alcune rap-
presentazioni, il cui numero però non è grande, nelle
quali il nostro dio comparisce appunto come un efebo
colla face volta in giù, egli ha per lo più ai suoi piedi
a destra un'ara di piccole dimensioni (2) e dall'altra parte
un tronco d'albero, sul quale il Nume posa il gomito si-

(1) Inscriptionum latinorum selectarum amplissima colicctio, etc.....

cum ineditis Jo. Casp. Ilagenbuchii Suisque adnotationibus edidit io.
Casp. Orellius. Turici, 1828-1856 (è l'edizione col supplemento del-
l' Henzen). Vedile iscrizioni 1192, 4622,4664 per il Somnus aeternalis
e la 4428. per il Somnus aeternus.

(2) E difficile trovare nell'arte figurata degli antichi una rappresenta-
zione di qualche divinità, la quale non abbia vicino asè un'ara, simbolo
del cuito dovuto dagli uomini agli dèi. Anche in monete antiche ri-
corre frequentemente l'imagine di un'ara, per !o più accesa, presso i
singoli numi. In una moneta di Odesso nella Tracia si vede Giove
con alla destra un'ara accesa, in un'altra di Filippopoli è raffigurata
Cerere che ha dinanzi a sé un'ara parimente accesa, in una terza di
Nicopoli nella Mesia Inferiore si scorge un genio nudo, innanzi al quale
sta un'ara con sopra una fiamma; e simili esempi si potrebbero mol-
tiplicare all'infinito. Niuna meraviglia pertanto che anche il nostro dio
ci si presenti con un'ara ai piedi.
 
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