I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
339
D. O. M.
Ioscpho Antonio Michiardi Taurinensi
Qvia cvris forensibvs div. sancte versatis qvievit
Anno MDCCL1V VI Id. octob. aet. s. LXIII
Et Margaritae Ripae eivs conivgi opt.
In Ivctv et benedic. pavpervm def.
Ann. MDCCLV
XIX Kal. Ian. aetat. s. LXXIV
Qvod in vivis caritatc sibi devincta
Post obit. svis omnibvs avctos volverint
Clcricos Regvl. S. Pavli
Iosephvs A n t. praepos. fi!, et iid.
cler.
Grati animi monvmentvm
Posvervnt.
Mentre poco fa non abbiamo potuto approvare la troppo
ampollosa epigrafe risguardante l'abate Pullini, designiamo
per dote opposta, cioè per semplicità, quella che leggesi sotto
la predella dell'altare del beato Sanli, scolpita su d'una la-
pide ove sta scritto :
Don Emmanvel
Valgvarn era
Orate prò me.
Dopo l'acquisto della Sicilia era venuto ai servigi di Vit-
torio Amedeo II don Zaverio de'principi di Valguarnera e
Gravina, nel 1721 eletto capitano della 3* compagnia delle
guardie del Corpo. Don Emanuele, nel 1748 fu eletto viceré
di Sardegna. Era stato ambasciatore ordinario in Ispagna,
gran ciambellano, e nel 1750 veniva creato cavaliere dell'An-
nunziata. Morì il 15 febbraio 1770; ma ancorché non man-
cassero qualità da poter compilargli una ben lunga epi-
grafe mortuaria, tuttavia a sua grande onoranza la semplice
indicazione citata rammenta il luogo della sua' sepoltura.
Dietro l'altare maggiore giacciono le spoglie del teologo
Marcantonio Comotto canonico della Metropolitana, che
edificò quell'ara, onde in riconoscenza s'ebbe ancor egli
questa semplice epigrafe.
339
D. O. M.
Ioscpho Antonio Michiardi Taurinensi
Qvia cvris forensibvs div. sancte versatis qvievit
Anno MDCCL1V VI Id. octob. aet. s. LXIII
Et Margaritae Ripae eivs conivgi opt.
In Ivctv et benedic. pavpervm def.
Ann. MDCCLV
XIX Kal. Ian. aetat. s. LXXIV
Qvod in vivis caritatc sibi devincta
Post obit. svis omnibvs avctos volverint
Clcricos Regvl. S. Pavli
Iosephvs A n t. praepos. fi!, et iid.
cler.
Grati animi monvmentvm
Posvervnt.
Mentre poco fa non abbiamo potuto approvare la troppo
ampollosa epigrafe risguardante l'abate Pullini, designiamo
per dote opposta, cioè per semplicità, quella che leggesi sotto
la predella dell'altare del beato Sanli, scolpita su d'una la-
pide ove sta scritto :
Don Emmanvel
Valgvarn era
Orate prò me.
Dopo l'acquisto della Sicilia era venuto ai servigi di Vit-
torio Amedeo II don Zaverio de'principi di Valguarnera e
Gravina, nel 1721 eletto capitano della 3* compagnia delle
guardie del Corpo. Don Emanuele, nel 1748 fu eletto viceré
di Sardegna. Era stato ambasciatore ordinario in Ispagna,
gran ciambellano, e nel 1750 veniva creato cavaliere dell'An-
nunziata. Morì il 15 febbraio 1770; ma ancorché non man-
cassero qualità da poter compilargli una ben lunga epi-
grafe mortuaria, tuttavia a sua grande onoranza la semplice
indicazione citata rammenta il luogo della sua' sepoltura.
Dietro l'altare maggiore giacciono le spoglie del teologo
Marcantonio Comotto canonico della Metropolitana, che
edificò quell'ara, onde in riconoscenza s'ebbe ancor egli
questa semplice epigrafe.