ALCUNE FONTI LETTERARIE
PER LA STORIA DELL’ARTE BIZANTINA
Per la storia dell’arte bizantina c’è ancora da utilizzare un
grandissimo numero di notizie sparse negli scrittori di prosa e
di poesia. Oltre alle notizie casuali di costruzioni architettoniche
e di opere d’arte in genere che si possono trovare nelle cro-
nache o in scritti religiosi o letterari come avviene anche in
altre letterature, in quella bizantina fioriva un genere speciale,
la z'/.cppo'c,; o descrizione di opere artistiche. Dai tempi primi-
tivi della letteratura greca cristiana fino alla decadenza nel
secolo XV, si può sempre trovare la scopavi; negli scrittori L
Alcuni ne fanno componimenti speciali, altre volte è di orna-
mento di romanzi o di scritti sacri. Questo genere letterario non
fu una creazione degli scrittori cristiani, ma derivava diretta-
mente dall’antichità in cui ne abbiamo numerosissimi esempi.
Luciano è uno dei cultori principali di questo genere, ma lo
scrittore che maggiormente vi si dedicò e che rimase come mo-
dello alle età posteriori è Eilostrato Seniore. S’ignora la data
della sua nascita, ma è probabile che rimonti agli ultimi anni
del regno di Marco Aurelio, verso il 180 dopo Cristo. L’opera
sua s’intitola semplicemente «lux.ovs;», e contiene la descrizione
di sessantaquattro quadri che l’autore dice di aver veduti in
una galleria di Napoli1 2. C’ è però tra gli studiosi la questione
se Eilostrato abbia descritto dei quadri realmente esistenti o se
1 K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2a ediz.,
Miinchen, 1897.
2 A. Bougot, Philostrate l’ancien. Une galene antique. Paris, 1881.
PER LA STORIA DELL’ARTE BIZANTINA
Per la storia dell’arte bizantina c’è ancora da utilizzare un
grandissimo numero di notizie sparse negli scrittori di prosa e
di poesia. Oltre alle notizie casuali di costruzioni architettoniche
e di opere d’arte in genere che si possono trovare nelle cro-
nache o in scritti religiosi o letterari come avviene anche in
altre letterature, in quella bizantina fioriva un genere speciale,
la z'/.cppo'c,; o descrizione di opere artistiche. Dai tempi primi-
tivi della letteratura greca cristiana fino alla decadenza nel
secolo XV, si può sempre trovare la scopavi; negli scrittori L
Alcuni ne fanno componimenti speciali, altre volte è di orna-
mento di romanzi o di scritti sacri. Questo genere letterario non
fu una creazione degli scrittori cristiani, ma derivava diretta-
mente dall’antichità in cui ne abbiamo numerosissimi esempi.
Luciano è uno dei cultori principali di questo genere, ma lo
scrittore che maggiormente vi si dedicò e che rimase come mo-
dello alle età posteriori è Eilostrato Seniore. S’ignora la data
della sua nascita, ma è probabile che rimonti agli ultimi anni
del regno di Marco Aurelio, verso il 180 dopo Cristo. L’opera
sua s’intitola semplicemente «lux.ovs;», e contiene la descrizione
di sessantaquattro quadri che l’autore dice di aver veduti in
una galleria di Napoli1 2. C’ è però tra gli studiosi la questione
se Eilostrato abbia descritto dei quadri realmente esistenti o se
1 K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2a ediz.,
Miinchen, 1897.
2 A. Bougot, Philostrate l’ancien. Une galene antique. Paris, 1881.