Quel, che lingua non osa, aperto svela,
Non sospetto ad altrui, ma solo inteso
Per chi da due begli occhi apprender seppe
La mistica favella e i cupi sensi.
Ei non parla giammai di gelosie >
Di tradimenti, o di quel reo sospetto ?
Onde il dolce d'amor diviene amaro ;
Ma di quegli sdegnuzzi ei parla solo ,
Che brevi e molti, e del capriccio figli
Vengono e van senza ragione , e care
Vieppiù rendon le paci, e vario il gioco ,
Ed il dolce d'amor spruzzan di sale .
Or tu , Fillide mia , rinunzia omai,
Standoti in villa, al bel ventaglio inglese j
■Se puoi, rinunzia a consultar colei,
Ch’Alpe pur or varcô bella fantoccia,
Del gusto parigin leggiadra hglia ,
E dell’itale donne Ammone , e Pizia .
* o * o * o * o * o * o * o * o * o * o * o * o *
A D A R I S T O,
r vin-
Erto a te non potea più bel desio
Sorgere in cuore , Aristo mio , che i belli
Spiar secreti di natura addentro,
Col rapido pensier cercando ii cielo (32) j
Non sospetto ad altrui, ma solo inteso
Per chi da due begli occhi apprender seppe
La mistica favella e i cupi sensi.
Ei non parla giammai di gelosie >
Di tradimenti, o di quel reo sospetto ?
Onde il dolce d'amor diviene amaro ;
Ma di quegli sdegnuzzi ei parla solo ,
Che brevi e molti, e del capriccio figli
Vengono e van senza ragione , e care
Vieppiù rendon le paci, e vario il gioco ,
Ed il dolce d'amor spruzzan di sale .
Or tu , Fillide mia , rinunzia omai,
Standoti in villa, al bel ventaglio inglese j
■Se puoi, rinunzia a consultar colei,
Ch’Alpe pur or varcô bella fantoccia,
Del gusto parigin leggiadra hglia ,
E dell’itale donne Ammone , e Pizia .
* o * o * o * o * o * o * o * o * o * o * o * o *
A D A R I S T O,
r vin-
Erto a te non potea più bel desio
Sorgere in cuore , Aristo mio , che i belli
Spiar secreti di natura addentro,
Col rapido pensier cercando ii cielo (32) j