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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 12): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-12]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28090#0021
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Inedite. i5

àmanti, i quali sendo andati a non so qual
pranzo tutti e due in un medesimo cales-
se , non si parlarono giaminai per tutto ’l
tratto della strada che non era breve ; e
poi quando furono a tavola , che la sortb
li avea per non so quali riguardi disgiunti
e posti lontani l’un dall’aitro, si facean se-
gni , e si morivan di desio di parlarsi in-
sieme. Ora vedete che nort si sa mai quan-
do alcuno si possa aver fortuna ; ed ora io
sono stato più fortunato per questo terzet-
to, che per tanti sonetti e per tante ilia-
di. Però io ne ringrazio senza fìne mada-
ma sì veramente , ch’ella sappia, quanto ri-
sguardà la querela che voi avete con lei ,
che io le do torto in modo che il suo ini-
gliore si è di non cercar più rdgione . Ma
questo sia detto per iscuotermi d’addosso
quella malinconia , che produce la solitu-*
dine di Padova, e ii teinpo tetro e nuvo-
loso che ci fa. Ora voi avrete veduto l’en-
decasillabo mio. Io non veggo l’ora di ri-
cever le lettere vostre di domane per ve-
dere ii giudizio che voi ne fate . Io sarei
a quest’ ora a buon termine della lettera
al Mansredi, se non ayessi doyuto a que-

sti
 
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