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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 12): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-12]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28090#0144
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l36 L E T T E R E

piaciuto ; del che io rai rallegro meco stes-
so senza fine. Yoi mi consigliate a non la-
sciar il comporre legato in rima ; il qual
consiglio vostro io spero che a quest5 ora
voi avrete veduto che io ho prevenuto in
quella mia canzonetta (1) che mandata vi ho ;
tanto egli m’ è paruto sano e buono . Ma
io per far de’sonetti e delle canzoni biso-
gna che m’innamori un pochino , ed aino
più di sospirarli questi tali versi, che di can-
tarli ; non già che io sia innamorato della
Bettina per averle fatto quella canzonetta.
Così vedete pure ch’ ella non è gran fatto
tiranneggiata dalla rima. Firenze non m’ ha
fiuora inspirato che il nero umore satiri-
co . Per la qual cosa io ho in aniino di la-
sciarla ben presto questa ingrata città per
andare a fioma, dove se i monsignori ini
faranno fare delle satire , chi sa che le
monsignore non mi faccian fare de’ sonet-
ti? Così è, Zanottino mio, io parto quan-
to prirna , e il vostro nipote potria darsi
che partisse domenica prossima, e seco por-
tasse buona parte degli esemplari delle au-

ree

(i) Y. T. I. p. 191.
 
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