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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 14): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-14]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28092#0233
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! N E

D I T E

225

D E L C O N T E

ALGAROTTI

XIII,

Bológna 12, febbrajo xy6o,

e più raagnifìco può essere il sonetto
italiano (i), nè più graziosa la lettera fran-

cese

(i) E cjueslo il soizetto ìndirizzato dal sig
Consigliere a Mr. Eoltaire .

Genio immortal, che in ogni studio ed arte
Magnanimo gentil profondo regni,

Ugual, se storie tratti, o scienze in carte,

Se con tromba, o coturno amori e sdegni ;

Ne l’ ozio. illustre, che a te il ciel diparte,

Perchè l’Italia visitar non degni ?

Qui stranier non sarai ; in ogni parte
Hanno la patria loro i grandi ingegni,

Vedrai, che ad onta de l’avversa sorte

V’ha pur qualch’ombra de gli onori aviti,

E quaìch’ anima ancor sublime e forte,

Ah ! non esser di te più al Tebro avaro ,

Fa ch’ ei rivegga , ed in te solo uniti ,

E Lucrezio e Saliustio e Orazio e Maro ,

To: XIY. P
 
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