SUL T R ï t M V î R À T O . S43
Tali furono le caccie, i giuoclii, le fe-
ste e gli apparati di ogni maniera (î), co’
quaii intrattenne quel popolo, che voleva
soggiogare ; cosi dolce fu l’offella, colla
quale addormentô questo Cerbero.
Conciîiatosi per cotal modo più che mai
il favor del popolo, tentô per mezzo de’
îribuni della plebe che gli fosse dato il ca-
rico di rimetter sul trono il re Tolomeo,
socio ed amico del popolo romano, che
gli Alessandrini ne avean cacciato (2). Fa-
cevano allora gli Egizj in Alessandria ver-
so i loro re quello, che fanno ancora i
bey al gran Cairo verso il bassà dato Ioro
dalia Porta, cui prendon di tempo in teirv-
po la libertà di deporrec
Era questa un’ occasione per Cesare di
rifarsi onorevolmente dell’ immense spese
da lui fatte nell’ edilità; e fu poi una si~
mil commissione soggetto di grandi alter-
cazioni nella repubblica, e dell’ avidità di
molti.
(1) Svet. in D. Julio , cap. 10.
Dion Cass. lib. XXXYII,
Plut. in Cæsare.
(2) Id. ibid. c. 11.
Tali furono le caccie, i giuoclii, le fe-
ste e gli apparati di ogni maniera (î), co’
quaii intrattenne quel popolo, che voleva
soggiogare ; cosi dolce fu l’offella, colla
quale addormentô questo Cerbero.
Conciîiatosi per cotal modo più che mai
il favor del popolo, tentô per mezzo de’
îribuni della plebe che gli fosse dato il ca-
rico di rimetter sul trono il re Tolomeo,
socio ed amico del popolo romano, che
gli Alessandrini ne avean cacciato (2). Fa-
cevano allora gli Egizj in Alessandria ver-
so i loro re quello, che fanno ancora i
bey al gran Cairo verso il bassà dato Ioro
dalia Porta, cui prendon di tempo in teirv-
po la libertà di deporrec
Era questa un’ occasione per Cesare di
rifarsi onorevolmente dell’ immense spese
da lui fatte nell’ edilità; e fu poi una si~
mil commissione soggetto di grandi alter-
cazioni nella repubblica, e dell’ avidità di
molti.
(1) Svet. in D. Julio , cap. 10.
Dion Cass. lib. XXXYII,
Plut. in Cæsare.
(2) Id. ibid. c. 11.