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Deutsches Archäologisches Institut / Abteilung Athen [Hrsg.]
Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Athenische Abteilung — 23.1898

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Heft 4
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Savignoni, Luigi: Due lekythoi di Tanagra
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https://doi.org/10.11588/diglit.39188#0419

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DUE LEKYTHOI DI TANAGRA

407

derivato da una grande composizione ed il Robert non du-
bito di ammettere nella sua ricostruzione della Marcithono-
machia 1.
Se quindi e lecita la congettura che il presente disegno, dal
sentimento cosi fine, rifletta an particolare di una delle grandi
composizioni in parola, e forse precisamente della Maratho-
noniachia, possiamo aggiungere, come ulteriori confronti, al-
cuni monumenti della plastica, nei quali, per quanto varia-
mente distanti di tempo dalle opere della citata pittura mo-
numentale, sono state riconosciute reminiscenze della mede-
sima. Cosi due delle figure di Persiani scolpite nel fregio del
tempio di Atbena Nike sono, se non uguali, certo non molto
dissimili da quella della lekythos2; ed una somiglianza ancor
maggiore riscontrasi pure in un guerriero asiatico fuggente
del Monumento delle Nereidi3 ed in una delle Amazzoni fi-
gurate nel fregio di Figalia4.
La seconda lekythos, che si vede riprodotta alla tav. 5, 2
si fa notare principalmente per il nome fin qui sconosciuto di
un favorito, che per altro e frammentario e di non sicura re-
stituzione: si potrebbe congetturare un Μέ[γισ]τος ο Μέ[νιππ]ος
od anche Με[λάνω]πος καλός 5.

{ Arcli. Anzeiger 1889 p. 92. Nella tavola del Robert e posto accanto alle
navi.
2 Le Bas - Reinach 1. cit. tav. 9,D; 10, F = Baumeister tav. 25, 1238 fi-
gura seconda a d., 1239 figura prima a s Si ricordi il particolare della fa-
retra, che, se manca a queste due figure, si trova nelf altra dello stesso
fregio citata sopra p. 405 nota 1. L’ accurata riproduzione del costume e
dell’ armatura barbarica, cosi qui come nella nostra lekythos, puö essere
messa in rapporto colla suddetta pittura monumentale, della quäle forse si
servi lo stesso Erodoto nella sua particolareggiata descrizione del lib. VII,
61 sgg.: cf. Robert, op. cit. p. 18.
3 Monumenti dell’ Istituto X tav. 13, H, 22.
-* Overbeck, Plastik4 fig. 131, Ost 18.
5 Nello schizzo del Winter lo spazio vuoto presenta indizi di tre lettere,
ma forse puö esservi posto anche per il suono o tra la terzultima lettera e
la precedente. L’ultima sillaba potrebbe essere τος oppure (π)ος. Dei nomi
qui sopra proposti nessuno si trova tra quelli conosciuti di favoriti; solo
Μελανωπός e il nome del padre del favorito Δίφιλος (Klein, Lieblingsinschrif-
ten 2 p. 159 sg.). Il nome Μέλητος (ibid. p. 167) sembra troppo breve.
 
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