DI GIO. FRANCESCO BARBIERI. 83
^ato il Palma Pittore , gli moftrò il libro , con dire_> ,
che l'area fatto un principiante , che desiderava farefotto
la fua disciplina per imparare a Venezia ; ma il libro ap-
pena fu veduto dal Palma , che proruppe in quefe parole :
molto più di me nesci quefo discepolo , parole , che dette
alla presènza del Signor Barbieri , ch'era l'idea della—3
modefia , lo fecero arrofre , ondefu conofciuto dal Pal-
ma, e da lui molto accarezzato , ed onorato ; e gli fece
vedere Popere delfamosffmo Tiziano , del quale il Signor
Gio. Francefeo fu fempre mai innamorato , portandolo
fcolpito nel cuore per l'idea de' Pittori .
Il Padre Mirandola fece intagliare il libro a M. Oli-
viero Gatti , e fu dedicato al Sereniamo Ferdinando Du-
ca di Mantova , che lo gradi afommofegno , e donò cento
feudi a Lorenzo Gennari Ariminefe , difcepolo del Signor
Gio. Francefco , e gl'ordinò -un quadro a fuo capriccio :
ed egli fece quando Erminia giunfe da quel Pallore , che
tefa sfcelle , levato dal Poema del Tasfo . Egli in per-
fora lo portò a Mantova , per riverire quell'Altezza-^ ,
dove fu molto accarezzato , ed onorato : e fu il quadro ri-
poflo nella Galeria tra' migliori . Vif trattenne 15.gior-
ni , e Sua Altezza gli diede 200.feudi , e lo creò fuo Ca-
valiere 3 con tutti que' privilegi , esenzioni , e preroga-
tive , ch'era folito concedere a'fuoi pid cari , e nobili
Vafsalli . Fece una tavola della Crocesffone di S. Pietro
per un gentiluomo da Carpi , dal quale fopra l'accordo ,
gli furono accrefciuti cento feudi , e altri regali .
Fece una Sufanna per Monfgnor Caraffa Vicelegato
di Ferrara .
Per l'A. S. del Gran Duca dì Tofana un Marfa
fcortìcato da Apollo .
Fece un Tancredi ritrovato ferito da Erminia , dop-
po aver combattuto con Argante al Signor Marcello Pro-
venzali da Cento , famofffmo nella virtù del Mufaico ;
L2 eque-
^ato il Palma Pittore , gli moftrò il libro , con dire_> ,
che l'area fatto un principiante , che desiderava farefotto
la fua disciplina per imparare a Venezia ; ma il libro ap-
pena fu veduto dal Palma , che proruppe in quefe parole :
molto più di me nesci quefo discepolo , parole , che dette
alla presènza del Signor Barbieri , ch'era l'idea della—3
modefia , lo fecero arrofre , ondefu conofciuto dal Pal-
ma, e da lui molto accarezzato , ed onorato ; e gli fece
vedere Popere delfamosffmo Tiziano , del quale il Signor
Gio. Francefeo fu fempre mai innamorato , portandolo
fcolpito nel cuore per l'idea de' Pittori .
Il Padre Mirandola fece intagliare il libro a M. Oli-
viero Gatti , e fu dedicato al Sereniamo Ferdinando Du-
ca di Mantova , che lo gradi afommofegno , e donò cento
feudi a Lorenzo Gennari Ariminefe , difcepolo del Signor
Gio. Francefco , e gl'ordinò -un quadro a fuo capriccio :
ed egli fece quando Erminia giunfe da quel Pallore , che
tefa sfcelle , levato dal Poema del Tasfo . Egli in per-
fora lo portò a Mantova , per riverire quell'Altezza-^ ,
dove fu molto accarezzato , ed onorato : e fu il quadro ri-
poflo nella Galeria tra' migliori . Vif trattenne 15.gior-
ni , e Sua Altezza gli diede 200.feudi , e lo creò fuo Ca-
valiere 3 con tutti que' privilegi , esenzioni , e preroga-
tive , ch'era folito concedere a'fuoi pid cari , e nobili
Vafsalli . Fece una tavola della Crocesffone di S. Pietro
per un gentiluomo da Carpi , dal quale fopra l'accordo ,
gli furono accrefciuti cento feudi , e altri regali .
Fece una Sufanna per Monfgnor Caraffa Vicelegato
di Ferrara .
Per l'A. S. del Gran Duca dì Tofana un Marfa
fcortìcato da Apollo .
Fece un Tancredi ritrovato ferito da Erminia , dop-
po aver combattuto con Argante al Signor Marcello Pro-
venzali da Cento , famofffmo nella virtù del Mufaico ;
L2 eque-