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ILLUSTRISSIMO SIGNORE.
SE mai V. S. Illufriffima ebbe desiderio di trovarf in
Rema3 alcerto, che ora dovrebbe fregare il volo
aqueflo Cielo Latino; ed io fe bramai in altro tem-
po di rivederla , ora ferito avanzarf più in me il defderia
della fua prefenza . Che vuole , che io le feriva dellar
bella Dafne ? E'più polente uno guardo , che lingue
mille : è piu essicace un colpo di pennello , che i tratti di
mille penne . Vorrei , Signor mio , tenerle compagnia-?
in ammirare lafuggitiva , ed in celebrare il nofro Spello
il Signor Carlo Maratti ; e là dove la mia vìsa non in-
tende , e'1 mio intelletto non vede , vorrei e vedere , ed in-
tendere da lei I lineamenti , ^ colore , e le belle forme ;
effondo ella di me più atta agiudicare , ea lodare le buo-
ne pittura, non per vana apprenfone di fapere, ma per
ragione di merito , e d'intelligenza . Nel modo , che_>
ella tante volte , ed il Signor Carlo , e l'opere fue mi ha
comendato . Ma giacche V. S. Illufrìfma vuole udire da
me quello , che io piu tofo vorrei apprender da lei, ubbi-
dìfco, e le invìo queflo abbozzo imperfetto della mia—,
penna fopra un'opera elegantifima , la quale effondo confe-
orata al Gloriosfimo Re Luigi XIV. il Magno , l'iftesa
Dafne di nuovo fcangia in lauro dedicando corone , eJ
frondi immortali a' fuoì trionfi .
Di V. S. Illustrissima
Umiliamo , ed Obbligatissimo Servitore
Gio. Pietro Bellori .
Sic
ILLUSTRISSIMO SIGNORE.
SE mai V. S. Illufriffima ebbe desiderio di trovarf in
Rema3 alcerto, che ora dovrebbe fregare il volo
aqueflo Cielo Latino; ed io fe bramai in altro tem-
po di rivederla , ora ferito avanzarf più in me il defderia
della fua prefenza . Che vuole , che io le feriva dellar
bella Dafne ? E'più polente uno guardo , che lingue
mille : è piu essicace un colpo di pennello , che i tratti di
mille penne . Vorrei , Signor mio , tenerle compagnia-?
in ammirare lafuggitiva , ed in celebrare il nofro Spello
il Signor Carlo Maratti ; e là dove la mia vìsa non in-
tende , e'1 mio intelletto non vede , vorrei e vedere , ed in-
tendere da lei I lineamenti , ^ colore , e le belle forme ;
effondo ella di me più atta agiudicare , ea lodare le buo-
ne pittura, non per vana apprenfone di fapere, ma per
ragione di merito , e d'intelligenza . Nel modo , che_>
ella tante volte , ed il Signor Carlo , e l'opere fue mi ha
comendato . Ma giacche V. S. Illufrìfma vuole udire da
me quello , che io piu tofo vorrei apprender da lei, ubbi-
dìfco, e le invìo queflo abbozzo imperfetto della mia—,
penna fopra un'opera elegantifima , la quale effondo confe-
orata al Gloriosfimo Re Luigi XIV. il Magno , l'iftesa
Dafne di nuovo fcangia in lauro dedicando corone , eJ
frondi immortali a' fuoì trionfi .
Di V. S. Illustrissima
Umiliamo , ed Obbligatissimo Servitore
Gio. Pietro Bellori .
Sic