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Bellori, Giovanni Pietro; Amidei, Fausto; Amidei, Fausto [Oth.]; Rossi, Antonio de [Oth.]; Leoni, Ottavio [Ill.]
Ritratti Di Alcuni Celebri Pittori Del Secolo XVII. Disegnati, ed intagliati in rame dal ... Ottavio Lioni Con le Vite de' medesimi tratte da varj Autori, accresciute d'Annotazioni, Si È Aggiunta La Vita Di Carlo Maratti Scritta da Gio. Pietro Bellori fin all'anno 1689. e terminata da Altri, non più stampata: E un Discorso del medesimo sopra un quadro della Dafne dello stesso Maratti, dipinto per il Re Cristianissimo. All'Illustrissimo Signore Livio De Carolis Marchese Di Prossedi. — Roma: Antonio de' Rossi, 1731

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https://doi.org/10.11588/diglit.75103#0190
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154 V 1T A
dri, San Pietro , e San Paolo in due mezze figure , ed
un Davide in piedi al naturalee Di quelli compiaciutoli
elso D. Corintio l'avantaggiò al componimento di una
Assunta dagli Angeli elevata al Cielo, e ad una tavola
di Altare per Nocera sua patria , per alcune Suore.-, ,
nella quale dipinse la Natività della Vergine, usatovi
molto studio per riuscire in quella prima fatica . Ani-
mato Carlo da quella, Seguitò un'altra tavola per Ca-
merano sua patria,in cuiespose Nostra Signora col Bam-
bino, San Domenico , Santo Agostino,, Santa Mona-
ca ginocchione con alcuni Angeli ; la qual tavola gli
fu di molto onore appresso a' suoi , discoprendoli tem-
pre più l'abilità del suo pennello; laonde fu impiegato
dal Principe Prefetto D. Taddeo Barberini ad un'altro
quadro di Altare per la Chiela Collegiata di Monte Ro-
tondo, novamente dal Zio Papa Urbano VIII. edifi-
cata , nella qual tavola si rappresentano San Paolo, e
San Giacomo Apostoli su le nubi , e insieme l'Arcange-
lo Michele con l'insegna invitta della Croce. Non.,
lasciava però la fortuna di far contrago alla virtù cre-
scente di quesso giovine , per mezzo dell' indiscreto
fratello, che gli si attraverlava. per impedirgli il Sen-
tiero sì bene incominciato ; perche avido più del dove-
re di fare acquisto delle fatiche di Carlo , con ogni Sol-
lecitudine l'affrettava, a terminare predo i lavori , non
volendo tanti studj, nè tante lunghezze , ed ancorché
per altro egli fosse. di buon talento, praticava poco la
professione, sviato bene spesso dal giuoco. Per la qual
cagione Carlo mal Sopportando le maniere Strane di
Bernabeo cominciò ad alienarsene con l'affetto, ed a_>
non consentirgli.. Onde veniva da lui chiamato con ti-
tolo d'ingrato , aggiungendo querele , e doglianze,
che gli Suggerivano la passione : e lo sdegno; per torli
dunque da tal molestia , che lo teneva inquieto, par-

ve
 
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