DI CARLO MARATTI. 193
egli fu solito mancare, e figurò una visione, quando
San Carlo doppo le sue eroiche virtù esercitate in que-
sta mortai vita, ascende alla celeste, ed immortale—,
avanti il Trono di Cristo, che lo riceve in gloria, al-
ludendo alla sila celebre Canonizazione.
San Carlo afcefo , ericevuto in Gloria .
Apresi il Paradiso in ampio, e chiaro lampo di
luce, che quali Sole circonda l'umanità di Cristo, il
quale , sedendo sublime /òpra un Coro di Angeli , e di
nubi , apre le braccia verso San Carlo per riceverlo
nella beatitudine . Non può divina sembianza esprimersi
meglio lòtto umane forme , la Maestà della divina fac-
cia , la purità del petto santissimo temprato sòavemen-
tedi Celeste luce, sciogliendo il candido manto dalla
Spalla al Zeno, fino le piante. Incontro, ed in leggio
di nubi alquanto più basso , sede la Vergine al Figliuo-
lo rivolta , e tal qui si vede dipinta , qual ci lasciò l'es-
sempio in terra bellissima , e purissima. Ella si avvolge
nel manto suo Celeste, e posando una mano al petto,
apre l'altra verso Carlo Madre pietosa, e pare, che
l'introduca alla Gloria del Figlio, elsendo egli stato
sèmpre divotissimo di Maria. Nè meno ha del Celeste
il colore nella figura del Santo rapito al Paradiso : pie-
ga le ginocchia sulle nubi, e difendendo le braccia , e
le mani verso il Signore, in lui si affida, e rimirando-
lo pare , che già goda la beatifica visione, e che aneli
d'avvicinarsi alla gloria con Cristo . Quella gran figura
è collocata a piedi la Vergine in abito di Cardinale^
col purpureo manto , e con la cappa , e ne resta nobili-
tata l'azione . Non lungi a' piedi il Signore, sedendo un
Angelo tra le nubi tiene il titolo dell'umiltà gloriola-,
di Carlo , e con esso un Amoretto incontro accenna il
Bb mot.
egli fu solito mancare, e figurò una visione, quando
San Carlo doppo le sue eroiche virtù esercitate in que-
sta mortai vita, ascende alla celeste, ed immortale—,
avanti il Trono di Cristo, che lo riceve in gloria, al-
ludendo alla sila celebre Canonizazione.
San Carlo afcefo , ericevuto in Gloria .
Apresi il Paradiso in ampio, e chiaro lampo di
luce, che quali Sole circonda l'umanità di Cristo, il
quale , sedendo sublime /òpra un Coro di Angeli , e di
nubi , apre le braccia verso San Carlo per riceverlo
nella beatitudine . Non può divina sembianza esprimersi
meglio lòtto umane forme , la Maestà della divina fac-
cia , la purità del petto santissimo temprato sòavemen-
tedi Celeste luce, sciogliendo il candido manto dalla
Spalla al Zeno, fino le piante. Incontro, ed in leggio
di nubi alquanto più basso , sede la Vergine al Figliuo-
lo rivolta , e tal qui si vede dipinta , qual ci lasciò l'es-
sempio in terra bellissima , e purissima. Ella si avvolge
nel manto suo Celeste, e posando una mano al petto,
apre l'altra verso Carlo Madre pietosa, e pare, che
l'introduca alla Gloria del Figlio, elsendo egli stato
sèmpre divotissimo di Maria. Nè meno ha del Celeste
il colore nella figura del Santo rapito al Paradiso : pie-
ga le ginocchia sulle nubi, e difendendo le braccia , e
le mani verso il Signore, in lui si affida, e rimirando-
lo pare , che già goda la beatifica visione, e che aneli
d'avvicinarsi alla gloria con Cristo . Quella gran figura
è collocata a piedi la Vergine in abito di Cardinale^
col purpureo manto , e con la cappa , e ne resta nobili-
tata l'azione . Non lungi a' piedi il Signore, sedendo un
Angelo tra le nubi tiene il titolo dell'umiltà gloriola-,
di Carlo , e con esso un Amoretto incontro accenna il
Bb mot.