na disposizione de' fiti neceffaria alle figure dipinte^ .
Nella qual conformità Carlo ha satto il disegno dell'Al-
tare di dietro , ove dentro l'urna di marmo si consèrva
il cuore di San Carlo . Diremo solo in svantaggio di sì
degna opera, esser siata una disgrazia, non restasfer
compita in vita del Cardinal Omodei, il quale ne ville
anziosò . Quello Signore altrettanto pio , quanto splen-
dido, concorse all'edificio del nuovo Tempio , consa-
crando alla gloria del Santo con larga mano sopra la_,
somma di sèttanta mila seudi , partecipandone, come
si può credere , dalla sua bontà , in ricompensà la Glo-
ria in Cielo .
Intanto il Signor Carlo proseguisee i suoi dipinti ,
a quali di continuo vien sollecitato per le molte opere ,
che a lui concorrono , e che egli mai tralascia di vista^,
se prima non sòdisfà all'ingegno; nella quale applica-
zione alcuna volta si è avanzato lungo tempo, corner
in questo anno 1692. ha ridotto a compimento l'Istoria
grande di Romolo, e Remo esposti al Tevere, già in-
cominciata per lo Signore Marchese Nicolò Maria Pal-
lavicino, il qual Signore propenso, come si disfe, al
più bello della Pittura si è contentato di assettare do
spazio di dodici anni in vederla compita , aggiongen-
dole Carlo ogni giorno qualche linea in renderla tem-
pre più perfetta, per quanto ha potuto nel modo, che
qui annotiamo .
Romolo , e Remo efpoftl al Tenere .
Rappresèntansi in efsa i Natali di Romolo, e di
Remo esposti al Tevere per elservi sòmmersi . Nel mez-
zo un Pastore piegando un ginocchio su la sponda, er
raccolto uno de' Gemelli lo porge a Laurenzia, la qua-
le accorrendo al caso improviso , stende le mani per ab^
brao
Nella qual conformità Carlo ha satto il disegno dell'Al-
tare di dietro , ove dentro l'urna di marmo si consèrva
il cuore di San Carlo . Diremo solo in svantaggio di sì
degna opera, esser siata una disgrazia, non restasfer
compita in vita del Cardinal Omodei, il quale ne ville
anziosò . Quello Signore altrettanto pio , quanto splen-
dido, concorse all'edificio del nuovo Tempio , consa-
crando alla gloria del Santo con larga mano sopra la_,
somma di sèttanta mila seudi , partecipandone, come
si può credere , dalla sua bontà , in ricompensà la Glo-
ria in Cielo .
Intanto il Signor Carlo proseguisee i suoi dipinti ,
a quali di continuo vien sollecitato per le molte opere ,
che a lui concorrono , e che egli mai tralascia di vista^,
se prima non sòdisfà all'ingegno; nella quale applica-
zione alcuna volta si è avanzato lungo tempo, corner
in questo anno 1692. ha ridotto a compimento l'Istoria
grande di Romolo, e Remo esposti al Tevere, già in-
cominciata per lo Signore Marchese Nicolò Maria Pal-
lavicino, il qual Signore propenso, come si disfe, al
più bello della Pittura si è contentato di assettare do
spazio di dodici anni in vederla compita , aggiongen-
dole Carlo ogni giorno qualche linea in renderla tem-
pre più perfetta, per quanto ha potuto nel modo, che
qui annotiamo .
Romolo , e Remo efpoftl al Tenere .
Rappresèntansi in efsa i Natali di Romolo, e di
Remo esposti al Tevere per elservi sòmmersi . Nel mez-
zo un Pastore piegando un ginocchio su la sponda, er
raccolto uno de' Gemelli lo porge a Laurenzia, la qua-
le accorrendo al caso improviso , stende le mani per ab^
brao