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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. II
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Gnoli, Domenico: Nota all'articolo precedente
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Fasc. III
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Venturi, Adolfo: Gian Cristoforo Romano, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0095

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DOMENICO GNOLI

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del cinquecento, è da credere che fosse in esse scolpito lo stemma del fondatore del palazzo ;
come del resto si vede che sulle antiche case è scolpito lo stemma del fondatore, e non dei
possessori successivi. Dovrebbe dunque trovarsi sulle targhe o lo stemma dei Caprini, che ini-
ziarono la fabbrica, o quello di Raffaello che l'acquistò e proseguì. Ma lo stemma dei Caprini
è una capra che appoggiata colle zampe anteriori al tronco d'un querciolo, ne rode le foglie1 :
non si saprebbe perciò a chi altri se non a Raffaello attribuir quello stemma. Nuove indagini
potranno facilmente gettar luce su tale argomento e forse rivelarci fatti nuovi, non essendo
credibile ch'egli non ponesse la sua arme se non sulle finestre del suo palazzo; intanto dob-
biamo esser grati al prof. Rossi del prezioso contributo portato alle memorie raffaellesche, e
sollecitarlo a rendere di pubblica ragione gli altri documenti da lui raccolti.

D. Gnoli.

1 Questo, che anche attualmente è lo stemma dei conti Caprini di Viterbo, si trova nella Breve storia della
città di Viterbo pubblicata dal Coritini nel 1774.
 
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