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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. III
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Nouvi documenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0167

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NUOVI DOCUMENTI

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in deposito ad una tal Pandolfina, moglie del Recana-
tese Sor Cristoforo e madre di l'olino, 41 fiorini, re-
siduo di 75 da quest'ultimo dovutigli, come da rogito
anteriore di mano di un Ser Francesco notaio Curiale, 1
a condizione che dalla Pandolfina gli fossero restituiti
entro la prossima fiera. 2 E costei adempi all'obbligo
assunto col far pagare al suo creditore 25 fiorini il
30 settembre per mano del notaio Recanatese Callisto
Leonardi (o forse meglio di Leonardo) e 16 il 4 ottobre
dello stosso anno 1510 per mano di Martinangelo di
Giacomo di Recanati dietro relative quitanze a rogito
del suddetto Callisto. Nel primo dei testò ricordati
istrumenti rogati in questa città il grande artista è detto
Magister Johannes pictor alias mastro Spagna; nel se-
condo e nel terzo Magister Spagna pictor habitans
Macerate. 3

Ed in Macerata (ove è a credere che abitasse anche
nell'aprile 1510, benché tale particolarità sia taciuta
nel rogito di Piergiorgio), egli nuovamente apparisce
sotto la data del 21 novembre 1516 nel libro del Can-
cellierato di quel Comune, ove si leggo l'arresto di lui
fatto dall'ufficiale degli estraordinarii per essere stato
colto armato di spada, mentre, uscito dalla casa di sua
cognata, faceva ritorno alla propria, e la sua liberazione
decretata a pieni voti dal Consiglio in vista della sua
bontà e del non esser egli persona capace eli scandali
e del non potersi pensare aver cinta la spada a fine di
male. 4

Ora, se si rifletta sulla importanza dei documenti
qui esposti, la si troverà senza dubbio non lieve.

Ed infatti: quantunque direttamente non ne infor-
mino d'alcun'opera d'arte condotta nelle Marche dal-
l'esimio Pittore a cui si riferiscono, tuttavia sono per
dare quivi adito a sinora, non che tentate, neppur pen-
sate ricerche. E quand'anco, per mala ventura, il che
non par supponibile, queste dovessero andare a vuoto,

1 Ne duole di non aver potuto rinvenir questo rogito nel quale
forse si sarebbe scoperto qualche lavoro ignoto dell'egregio
Pittore.

2 La famosa fiera di Recanati alla quale qui si allude, che
prima si cominciava col 15 Agosto e chiudevasi col 15 di Set-
tembre, fin dal 1472 fu protratta a tutto Settembre per ordine del
Pontefice Sisto IV.

3 Tutti e tre questi istromenti sono custoditi nel pubblico Ar-
chivio Notarile di Recanati.

4 Ecco le parole testuali segnate a tergo della carta 202 del
libro citato tenuto da Ser Giovanni Guglielmini d'Amandola in-
cominciato il 15 Ottobre 1514 e terminato il 5 Agosto 1517.

Die 21 Novembris 1516.

.....« Item in dicto Consilio super facto Magistri Spagne pic-
ce toris capti per officialem extraordinariorum portantis ensem
« dum revertebatur domum suam venientis de domo eius co-
te gnate etc. Victum et obtentum fuit per omnes fabas albas
« del (sic) nulla in contrarimi! reperta, quia attenta bonitate dicti
« magistri Spagne et quia non homo scandalosus et dictum en-
ee sem noii portavit dolose, auctoritate presentis consilii dicto ma-
te gistro Spagne fìat gratia libertatis dicto prefati consultoris. »

Codesto consultore fu un tal Conte Giuliano ricordato nella
parte del medesimo verbale di Consiglio che si è ommessa per-
chè non risguardante lo Spagna.

Are/doto storico dell'Arte — Anno I, Fase. IH.

la regione Marchigiana potrà per essi tenersi orgogliosa
che Macerata allora sua capitale e sedo dei Legati Apo-
stolici che ne tenevano il generale governo, abbia, dopo
ben oltre tre secoli, rivendicata la gloria di aver data
ad un tal valente uomo non solo lunga e cordiale ospi-
talità, ma d'averlo onorato eziandio del titolo di suo
cittadino meglio di otto anni innanzi che un uguale
favore gì'impartisse Spoleto;1 e sopratutto di avergli
rilasciato un cosi ampio e concorde attestato di morale
e civil rettitudine.

Pietro Gianltzzi

Lo stemma di Andrea Mantegna

Mercè i documenti pubblicati da Armando Baschet, 2
si potè stabilire l'epoca precisa in cui cominciarono le
pratiche del marchese Lodovico Gonzaga con Andrea
Mantegna - 1457 - per ottenere il di lui assenso affin-
chè venisse ai suoi servizi : porre in chiaro i motivi
che facevano ritardare il Mantegna a venire a Man-
tova ; e finalmente stabilire approssimativamente il
tempo in cui venne a prendere stanza colla sua fami-
glia in questa città.

Non so però come al Baschet, che fu certo un in-
telligente ricercatore, possa essere sfuggito un docu-
mento che trovavasi unito agli altri nei libri dei copia-
lettere dei Gonzaga (fonte preziosa per attingervi sva-
riate notizie), nò so come sia pure passato inosservato
da altri che cercarono dopo eli lui nei detti copialettere.

Il documento che ho avuto la ventura di rinvenire,
e che riporto qui sotto nella sua integrità, è un decreto
del marchese Lodovico Gonzaga del 30 gennaio 1469, 3
ed è di una speciale importanza per la storia biografica

1 II Magistrato di Spoleto, dove lo Spagna, plurìmos annos
degens, aveva tolta in moglie una tale Santina, crcollo citta-
dino unitamente ai suoi figliuoli e discendenti, ma soltanto in
linea maschile con partito del 7 Dicembre 1516, e nel 1517 lo
elesse eziandio Capitano dell'Arte dei Pittori.

2 Gaiette des Beaux-Arts. 1806 - I. Documents inédits con-
cernants la personne et Ics eeuvres d'Andrea Mantegna.

3 Copialettere, libro 35.

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