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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. IV
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Phillips, Claude: Esposizione della R. Accademia di Londra: marmi e bronzi del Rinascimento italiano
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0191

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CLAUDE PHILLIPS

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stino Busti, ciò che non può revocarsi in dubbio. Una statuetta proveniente dalla tomba anche
troppo vantata di Gaston de Foix sia là per affermare l' identità di stile fra le due opere. Esse
stanno bene al loro posto qui, se non altro per ricordare quanto improvvisa e profonda fu la
decadenza della scultura italiana — salvo alcune grandi eccezioni — dopo i primi anni del sec. xvi.

Ci vorrebbe un articolo intiero per passare in rivista le mirabili collezioni di medaglie, pla-
quett.es, bronzi e gioielli, che erano sotto certi rapporti la parte più autentica e più interessante
dell'esposizione. I principali collettori di Londra, fra i quali i signori Drury-Fortnum, Salting,
Heseltyne, Morrison e altri, hanno contribuito a formare questo bell'insieme, che tuttavia sarebbe
troppo noioso il descrivere pezzo per pezzo.

Ricorderò, fra i bronzi, una mirabile statuetta copiata dal Gattamelata di Donatello, e da
assegnarsi al 1500, o all'incirca; poi un magnifico Rinoceronte modellato evidentemente sulla inci-
sione d'Alberto Durerò (proprietà dello scultore Boehm); poi tra un'infinità di altre maraviglio
esposte da Drury-Fortnum, il bel calamaio attribuito a Riccio da Padova, e i due graziosi calamai
lavorali dal norimberghese Peter Vischer.

Fra le serie di medaglie, quella del Salting — che rivaleggia con la collezione Dreyfus di
Parigi • - è senza pari. Yi ho particolarmente osservato un magnifico esemplare del Ludovico
Gonzaga del Pisano, una medaglia quasi unica, il Victor Pavonius attribuito ad Antonio Mare-
scotti, poi una serie ammirabile delle opere di Sperandio da Mantova, compresa la grande meda-
glia di Andrea Barìmzza e il Francesco Sforza visto di faccia. Fra i tesori di Drury-Fortnum
bisogna anche citare il ritratto originale in cera di Michelangelo, latto da Leone Leoni nel 15G2,
dal vero, [ter la nota medaglia del grande fiorentino da lui stesso eseguita. Il quadro porta la
iscrizione: Ritratto di Mietici Angiolo Buonaroti, fatto dal naturale da Leone Aiutino suo amico.

Claude Phillips
 
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