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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. II
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Gnoli, Domenico: Le opere di Mino da Fiesole in Roma, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0114

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102

DOMENICO (INOLI

non aveva ancora trovato la forma geometrica dentro cni invariabilmente dispose le figure sie-
dale nel suo ultimo periodo di Roma.

Le altre ligure minori che adornavano il tabernacolo, non tutte eseguite colla stessa accura-
tezza, hanno però tutti i caratteri individuali dell'arte di Mino.

Nell'Annunciazione (Fig. 7) l'angelo inginocchiato, con un giglio nella sinistra, saluta la Ver-
gine, che sta in piedi modestamente davanti a lui: il solito tipo di madonna, alquanto grossolana

Fig. 8. — SAN PIETRO E SAN PAOLO A PIE' DELLA CROCE DI MINO DA FIESOLE

e materiale. Nel lato opposto, san Pietro e san Paolo, coli impeto di fede, alzano energicamente
il braccio verso la croce, attestando che Cristo è figlio del Dio vivente (Fig. 8). Nel quarto lato
verso la tribuna, era la mezza figura del Redentore, che pare in qualche parte non finita (V. Va-
lentin!, tav. lxxyi). La destra è levata in atto di benedire, la sinistra è appoggiata su d'un volume
aperto. Le sopracciglia sono fortemente gonfie, con un solco profondo nel mezzo che viene a ca-
dere come un chiodo sul naso.

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