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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. II
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0173

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140

RECENSIONI

cando poi fra le opere di scultori italiani in Ispagna
quella che porge la maggiore somiglianza e affi-
nità, la trova nel monumento del principe Gio-
vanni (f 1497), figlio di Fernando, nella chiesa ili
S. Tommaso in Avila, opera autentica e inconte-
stata di Domenico Fancelli da Settignano (1469-
1519 ; vedi Andrei e Campori, 1. e, e Vasari-Mil., IV,
555). La forma di « tumba » piramidale, forse sug-
gerita dal monumento di Sisto IV a S. Pietro di
Koma, in generale inusitata presso gli scultori spa-
gnuoli, la distribuzione dei particolari, il modo e
lo stile così delle sculture figurative come dell'or-
namentazione, tutto questo in ambedue le opere
è simile, e improntato del carattere della scultura

fiorentina del Quattrocento. Giudicando dalla mag-
giore semplicità della composizione, dalla maggiore
ingenuità e freschezza delle forme nel monumento
di Avila, questo sarebbe l'anteriore. E siccome il
Fancelli dal 1508 fino alla sua morte, e cioè per
più d'un decennio, fu occupato in lavori destinati
i per la Spagna, si deve supporre ch'egli in questo
spazio di tempo abbia eseguito parecchie opere
oltre quelle di cui finora possedevamo notizie, cioè
oltre il monumento del principe Giovanni e quello
del cardinale Ximenes, pel quale ultimo egli non
fece se non il disegno, e che dopo la sua morte
fu dato a fare all'Ordonez.

C. de Fabuiczy.
 
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