Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 6.1893

DOI Heft:
Fasc. V
DOI Artikel:
Baudi di Vesme, Alessandro: I van Loo in Piemonte
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.18092#0388

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
338

ALESSANDRO VESME

per trattare favorevolmente detto Gioanni Vanloo in consideratone della di lui professione,
che li sia provisto da nostri procuratori ordinarli libre sei di carne, libre due di pane, e
due pinte di vino per ciaschedun giorno, e così continuare, come sopra, oltre l'abitatione
conveniente ad esso Yanloo, e sua famiglia, restando egli obligato di dipingere per nostro
servitio e disposinone nostra lo spatio di sei mesi in cadun anno, coll'esserli da noi provisti
li colori necessarii per il lavoro ch'egli farà per nostro servitio. Mandiamo alii nostri Cava-
lieri della nostra Camera, a tutti gli altri della nostra Casa, ed ad ogni altro che fia spe-
diente, di riconoscere, stimar, e riputare il detto Gioanni Yanloo per nostro Aiutante di
camera come sopra, et al magnifico Consegliere Auditore e Tesoriere nostro Gioanni Dome-
nico Robesto presente, e successori, di pagarli dette L. 1200 ogni anno come sopra, me-
diante copia autentica delle presenti, e la quittanza di detto Yanloo nel primo pagamento,
e negli altri successivi la sola quittanza, che tutto ciò gli avranno pagato nella conformità
sudetta, li sarà entrato e fatto buono ne' loro conti dal nostro Conseglio d'essi, a cui, come,
ad ogni altro che ha spediente, mandiamo di così eseguire sanza difficoltà. Che tal è il
nostro buon volere. Date in Torino li 28 luglio 1714. — Amedeo di Savoia. Carlo Raimondi ».

1 seguenti documenti sono estratti dai conti di tesoreria dei principi di Carignano:

«1715. Al pittore signor Gioanni Vanlò aiutante di Camera di S. A. Ser.nm per suo
stipendio e spese del viaggio da qui a, Roma l'alto per servizio di S. A. S., come per discarico
della medesima Altezza Armato li 17 genaro 1715; L. 1280 ».

«1715. Al signor Aiutante di Camera Giovanni A'anlò, per il fitto di casa di mesi sei
da San Michele 1714 sin a Pasqua 1715....; L. 150».

« 1715. Al signor Gioanni Vanlò, Aiutante di Camera di S. A. S., per il fitto di casa

da Pasqua fin a 8. Michele 1715, come dall'ordine di 8. A. S.....che si rimette con

quittanza della signora Margarita sua moglie; L. 150».

« 1715. Al (littore signor Vanlò, per il litio di casa da S. Michele 1715 fino a Pa-
squa 1 7 1 li .... ; L. 150 ».

« 1710. Alla signora Margarita Bruna moglie del signor Gioanni Yanloo aiutante di
camera di S. A. S., cioè L. 900 per il suo stipendio delli tre primi quartieri dell'anno 1716,
e L. 540 pei- la ratione straordinaria di I,. 2 al giorno da S. A. S. accordatali pendente
L'absenza di detto signor Vanlò per detto tempo....; L. 144(5».

« 1710. Alla signora Margarita moglie del pittore signor Yanlò, per le spese del suo
viaggio da, qui a Roma ove si porta a ritrovar il detto signor Yanlò suo marito colà da
S. A. S. inviato, come da biglietto del signor Intendente Raimondi delli 23 novembre 1710
che rimette con quittanza di detta signora Margarita; L. 300 » Ciò viene a confermare la
notizia data dall'Argenville : «Ce fut à Rome quo Jean Baptiste commenca à einsegner son
frère et ses trois enfans que sa l'emme lui avoit amenés de Turin...»

« 1717. Alla signora Maria Bruna madre della signora Margarita moglie del signor
pittore Aranlò .. . . , cioè L. 000 per il stipendio di detto signor Aranlò dell'ultimo quadri-
mestre 1710 e primo 1717...., e L. 304 pei' la ratione straordinaria di detti due quartieri
accordata alla detta signora Margarita Bruna pendente il soggiorno di detto Yanlò in Roma,
colà dalla medesima Altezza inviato per perfezionarsi nell'arte della pittura; L. 1248 ».

« 1718. Alla signora Maria Yaulò, cioè L. 300 per il stipendio dovuto al signor Yanlò
suo figlio e L. 184 per la ratione straordinaria.... ; L. 484 ».

In quest'anno 1718 ebbe luogo la fuga a Parigi del principe di Carignano, i cui beni
situati in Piemonte ed in Savoia furono amministrati da un Consiglio nominato dal re.
Il 9 agosto il tesoriere Raimondi riferiva «esservi l'infrascritte persone quali vanno in
credito di diversi fitti dovuti da S. A. S. per le cause infra espresse, cioè.... A Madama
ATanlò per fitto di casa come sovra dovutoli per un semestre fino a S. Michele prossimo;
L. 125 ».

Yan Loo a Roma frequentò la scuola del fiorentino Benedetto Luti, ch'egli fu ben
tosto in grado di aiutare nei suoi lavori, e fece anche molti quadri indipendentemente dal
 
Annotationen