Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 7.1894

DOI Heft:
Fasc. II
DOI Artikel:
Anselmi, Anselmo: Due nuovi pittori cinquecentisti: pergentile e venanzo da camerino
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19206#0110

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
70

ANSELMO ANSELMI

qualunque descrizione, oltre al loro raffronto stilistico, serviranno a dare un' idea di questi
due nuovi pittori, che meritano certo di figurare nella storia dell'arte marchigiana ; storia
che deve rifarsi e che per le nuove e continue scoperte promette di riescire di grande im-
portanza e rifletterà novella gloria a questa bella regione, fino ad ora sì poco curata e
studiata nelle splendide manifestazioni dell'arte sua.

Cominceremo dal quadro di Camerino, primo per cronologia e per importanza, del
quale qui abbiamo quest'eccellente fotografia procuratami dall'amico prof. Milziade cano-
nico Santoni, egregio cultore delle cose camerinesi, cui debbo anche alcune notizie.

Questo è in tela e misura in altezza metri 3.40 ed in larghezza metri 1.90. Fu fatto
dipingere nel 1518 dal duca Giovanni Maria Varano, come dalla scritta che leggesi nel
gradino :

IO . MARIA . PRIMVS DVX . CAMERINI 1518

per la chiesa della Santissima Annunziata, pur essa fatta edificare dallo stesso duca, aiutato
da Caterina Cybo, nel luogo stesso ove narrasi che quattrocento anni fa, cioè li 9 gen-
naio 1494, un giovane bestemmiasse e maltrattasse una piccola immagine della Beata
Vergine, e questa sparisse da quella casa e fosse poi rinvenuta da una pia vecchia. Dice
il Lilii, storico camerinese, che il duca assisteva al trasporto ed all' innalzamento delle
colonne, che sono grandi massi di arenaria locale. Due iscrizioni ricordavano la pietà di
quei signori. Quella di Giovanni Maria diceva:

INTER MAGNIFICENTIAE SVAE MONVMENTA
DEIPARAE VIRG1NI SACRVM HOC TEMPLVM CONDIDIT

e dell'altra non si conosce il tenore.

Il prof. Conti, da cui togliamo queste notizie, nella sua Guida di Camerino, dopo
aver parlato di altri quadri di questa chiesa, soggiunge: " Passando sotto silenzio alcuni
dipinti di minore importanza, ma pur commendevoli rispetto allo stile, notiamo un' altra
tela, che a prima vista si direbbe una tavola, dove sono ritratti a tempera la Vergine col
Bambino che staccasi dal seno materno per rivolgersi a San Giovanni Battista, e ai lati
San Giuseppe e San Gioacchino, figure piene d'affetto e d'espressione, quantunque la mo-
venza del primo possa giudicarsi alquanto esagerata e teatrale. Dietro la Vergine sorge
Sant'Anna, che il Ricci, nel suo Itinerario pittorico, scambiò con l'Addolorata. Tutte le
figure vestono ricchi drappi dorati e damascati. „

Noi crediamo che il duca Varano, dopo aver fatto costruire questa chiesa di bellissima
architettura, attribuita per lo stile a Rocco da Vicenza, 1 abbia pensato di farla decorare
con questo quadro, e la scelta della Sacra Famiglia, col soggetto principale della Vergine
Maria, cui volle aggiunto il piccolo San Giovanni, non la crediamo fatta a caso, ma voluta
dallo stesso duca Giovanni Maria, per devozione ai santi del suo nome.

Abbiamo voluto ricordare queste notizie storiche perchè ci pare che accrescano impor-
tanza alla stessa opera d'arte. Il duca certamente si sarà valso di un artista che avesse
avuto qualche rinomanza. Ma come mai, quantunque questa pittura fosse tenuta in molta
stima, fino ad ora non se ne conosceva l'autore? Io credo che siano mancate le ricerche

1 La chiesa dell'Annunziata di bellissima archi-
tettura si attribuisce a Rocco da Vicenza per la so-
miglianza che ha col santuario del Glorioso presso
Sanseverino. Fu cominciata forse nel 1495 sotto
Giulio Cesare Varano e compiuta sotto Giovanni
Maria prima del 1509. In una cappella laterale sta
un grande affresco rappresentante il battesimo di

Cristo imitato dal Perugino e che si ritiene del Pin-
turicchio e porta la data M D Vili. Presso Came-
rino è pure il tempio di Macereto monumento na-
zionale che si attribuiva a Rocco da Vicenza, ma
che, per nuovi documenti pubblicati dal Santoni,
è invece di Giovanni Battista Lucano di Bissone.
 
Annotationen