LA RICOMPOSIZIONE DELLE PORTE DI SAN CLEMENTE A CASAURIA
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nelli inetti e presuntuosi, che preposti da persone cieche per i miracoli dell' arte critica,
ne malmenarono la storia e l'edifìcio.
Con questo fine, mercè la fiducia di cui m'onora il regio Governo, si va accentuando
un restauro importante alla chiesa di Casauria, perchè possa decorosamente attestare della
civiltà antica e della presente.
Incominciai col dar principio ad un piccolo museo, che per la mancanza dell' invo-
cato soccorso, non potei ancora condurre a compimento ; ma di questo mi occuperò a suo
tempo. Così non trascurerò che la grande Abbazia Casauriense, che Lodovico dotò di tutti
i suoi beni per provvedere alla conservazione perpetua del venerabile luogo, dove furon
riposte le ossa del martire Clemente con quelle di altri martiri (voglio intendere quel monu-
mento eretto a commemorare la cacciata dei Saraceni dall' Italia, quelle ossa nelle quali
l'Augusto Imperatore volle tramandata la sua memoria e quella dei suoi commilitoni), non
trascurerò, dico, che sia posta sotto la tutela dello Stato, e venga regolarmente mante-
nuta, avendo il Governo l'obbligo di farla rispettare per sè, e il dovere di farla rispettare
per i posteri.
E questo un dovere che s'impone a chiunque abbia cuore per 1' arte, e s' inchini ai
ricordi del passato. Purtroppo nulla è eterno sotto le ali del tempo, ma nulla è più triste
della distruzione che gli uomini fanno a gara col tempo !
P. L. Calore.
Archivio storico dell'Arte - Anno VII, Faso. III.
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nelli inetti e presuntuosi, che preposti da persone cieche per i miracoli dell' arte critica,
ne malmenarono la storia e l'edifìcio.
Con questo fine, mercè la fiducia di cui m'onora il regio Governo, si va accentuando
un restauro importante alla chiesa di Casauria, perchè possa decorosamente attestare della
civiltà antica e della presente.
Incominciai col dar principio ad un piccolo museo, che per la mancanza dell' invo-
cato soccorso, non potei ancora condurre a compimento ; ma di questo mi occuperò a suo
tempo. Così non trascurerò che la grande Abbazia Casauriense, che Lodovico dotò di tutti
i suoi beni per provvedere alla conservazione perpetua del venerabile luogo, dove furon
riposte le ossa del martire Clemente con quelle di altri martiri (voglio intendere quel monu-
mento eretto a commemorare la cacciata dei Saraceni dall' Italia, quelle ossa nelle quali
l'Augusto Imperatore volle tramandata la sua memoria e quella dei suoi commilitoni), non
trascurerò, dico, che sia posta sotto la tutela dello Stato, e venga regolarmente mante-
nuta, avendo il Governo l'obbligo di farla rispettare per sè, e il dovere di farla rispettare
per i posteri.
E questo un dovere che s'impone a chiunque abbia cuore per 1' arte, e s' inchini ai
ricordi del passato. Purtroppo nulla è eterno sotto le ali del tempo, ma nulla è più triste
della distruzione che gli uomini fanno a gara col tempo !
P. L. Calore.
Archivio storico dell'Arte - Anno VII, Faso. III.
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